mercoledì 11 gennaio 2012

I calendari Maya

Epperò sti Maya.

Ricordo che andai qualche anno fa a una mostra a Palazzo Grassi a Venezia su di loro, era il 1999, e non c'era ancora tutto l'interesse che si percepisce in questo periodo circa la fine del loro calendario di lungo computo.

Perchè loro, i Maya, di calendari ne avevano ben tre:

- il calendario rituale o divinatorio che durava 260 giorni ed era chiamato tzolkin (o conto dei giorni), composto da due cicli minori, una "settimana" di venti giorni con ordine fisso (imix, ik, akbal, kan, chiccan, cimi, manik, lamat, muluc, oc, chuen, eb, ben, ix, men, cib, caban, etznab, cauac e ahau) e una sequenza di numeri da 1 a 13 che servivano da coefficienti per i giorni. La combinazione di questi due cicli, 20x13, implicava che un dato giorno non tornasse ad avere lo stesso coefficiente se non dopo 260 giorni;

- il calendario più simile al nostro gregoriano, era l'haab di 365 giorni, suddiviso in 18 mesi di venti giorni ciascuno, ai quali si aggiungeva un breve mese intercalare di 5 giorni, noti anche come "giorni senza nome" o "giorni perduti" o "sfortunati" (wayeb);

- per registrare eventi storici che necessitavano di periodi più lunghi di un anno solare, i Maya svilupparono il calendario d'era, meglio conosciuto come sistema del conto lungo, che copriva un periodo di 5125 anni, e comprendeva così tutta la storia maya. La base di questo calendario era l'anno di 360 giorni, il tun, un'unità vigesimale che era divisa in 18 uinal di 20 giorni. Venti tun erano raggruppati in un'unità detta katun e venti katun formavano un'unità detta baktun. Un'era era composta da 13, e non 20 baktun e costituiva la base per una rigida misurazione del tempo. L'attuale era Maya ha avuto inizio l'11 agosto del 3114 a.C. (0.0.0.0.0) e finirà il 21 dicembre dell'anno 2012 (13.0.0.0.0), nel giorno del solstizio invernale.


Oggi è l'11 gennaio 2012.

A quanto pare, in questo momento, secondo il calendario haab, siamo nel mese Muwan, di cui questo è il glifo corrispondente:





mentre secondo il calendario di lungo computo oggi è il 12.19.19.0.11
dove, partendo da sinistra: 12 sono i baktun, 19 i katun, 19 i tun, 0 gli uinal e 15 i kin.

Per chi avesse voglia di approfondire il metodo di calcolo, può trovare una spiegazione semplice e ben fatta in questo link: Calcolo calendario Maya



N.B. Le informazioni che ho riportato sopra sono state desunte, in buona parte, dalla guida edita da Bombiani per la Mostra che si tenne a Palazzo Grassi -Venezia, dal 06-09-1998 al 16-5-1999.

2 commenti:

  1. Maremma Maya,la fanno complicata con sto calendario. Pensa che alla Conad a me l'hanno regalato. Altro che... mix, ik, akbal, kan, chiccan, cimi, manik, lamat, muluc, oc, chuen, eb, ben, ix, men, cib, caban, etznab, cauac e ahau... vai alla Conad, compri il latte, il pane e un litro di rum e hai il calendario. Fatto.
    Comunque non ti facevo indagatore dell'occulto qual novello Giacobbo. Bene, bene.
    Avrei allora qualche argomento da suggerirti di cui apprezzerei una spiegazione:
    - Il graal
    - La teoria della terra cava
    - I buchi neri
    - Gli UFO
    - Le Afte
    - I brufoli che escono fuori sempre quando devi vedere qualcuno con cui devi fare bella figura
    - maccherone
    - Il perché dell'uscita a farfalle di Zenga ad Italia 90 in semifinale contro l'Argentina
    - La ricetta della CocaCola

    Con comodo, eh.

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  2. Ma è tutto molto semplice, guarda, è tutto collegato, ti spiego:
    per trovare il sacro graal hanno scavato e scavato un pò dappertutto nella terra, e così è venuta a formarsi la famosa terra cava, poi, di tutta la terra che avevano scavato, non sapendo dove metterla, l'hanno portata un pò alla volta nello spazio con gli shuttle, in un posto che poi hanno colorato di nero perchè non si vedesse. Ed ecco spiegato anche il buco nero.
    Gli UFI invece, sono i vicini di casa del buco nero, che vengono ogni tanto a controllare se facciamo bene la raccolta differenziata e quanta terra ci è rimasta ancora da portare là.
    Riguardo agli altri argomenti invece, forse è meglio che tu non la venga a sapere, la verità, potresti rimanerne scioccato, forse un giorno ... quando sarai più grande potrò svelartela. Forse.

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