mercoledì 30 gennaio 2013

Santa Sofia - Poggio alla Lastra - Monte Pezzolo

Partenza da Santa Sofia (FC) (260 mt. slm)



Lasciamo il grazioso borghetto del paese, illuminato dai raggi di un timido sole che accentua le tonalità pastello degli edifici nel riflesso sulle acque.
Beandoci di tutto questo, risaliamo per un paio di km la SP26 in direzione "Passo del Carnaio", per poi deviare dopo un paio di km. a DX verso "Poggio alla Lastra".
E' facile, c'è il cartello.


ma ecco, quarda, lassù, là in alto, lo vedi quel crinale che discende repentino verso destra?
ecco, dopo scenderemo da là


ed ecco qua sotto il "Bidentino", un grazioso ruscelletto che, unendosi poco più a valle con le acque del "Bidente di Ridracoli", formerà il "Fiume Bidente",
il quale prenderà nei pressi di Meldola il nome di "Fiume Ronco",
che diventerà poi "Fiumi Uniti" nei pressi di Ravenna, dopo avere miscelato le proprie acque con quelle del "Fiume Montone",
e che sfocerà finalmente nel Mare Adriatico dividendo le rinomate località balneari di "Lido di Dante" e "Lido Adriano".
Ma dico io, ma chiamarlo con un nome unico dalla sorgente fino alla foce, no eh?
Allora faccio io, lo chiameremo Bid-ronc-one, Bidroncone, suona bene no?
No?
Vabbè.


qualche esercizio di equilibrismo per prepararci alla salita


e subito dopo avere superato la località di "Poggio alla Lastra", imbocchiamo a DX la strada, segnata sulle carte come B7



e dopo un paio di km. dopo avere svoltato, arriviamo alla "Fonte del Cinghiale" (675 mt. slm), secca.


dove, invece di girare a DX verso quello che sarebbe il nostro itinerario di oggi, facciamo una breve deviazione, continuando sulla strada principale fino a raggiungere l'antica cava, situata poco più avanti in località "Pratolino" (707 mt. slm) dove incontriamo i primi segni di neve







ma, ma quella è ... un'astronave, probabilmente di origine marziana, abbandonata nei pressi della cava ...
ma pensa te, gli ufi, trovarne uno qua nel mezzo ...
certo che li facevo più grandi i marziani


vabbè dai, ritorniamo sui nostri passi, e continuiamo la risalita verso il "Monte Pezzolo",  dove la neve inizia ad essere decisamente presente 




toh, guarda ... un capriolo, che ci guarda e probabilmente si dice:
toh, guarda ... dei ciclisti, che mi guardano e probabilmente si dicono:
toh, guarda ... un capriolo ...
vabbè, avete capito no?






ed ecco i ruderi di "Monte Pezzolo" (824 mt. slm)


ehi!
ma, chi ha perso una scarpa?
nessuno?
ma allora ... di chi è questa?
che numero è?
non si legge bene, parrebbe un 46, però calza bene
fa provare un pò ... no, mi va stretta, e poi di scarpe sinistre ne ho la scarpiera piena,
sono le destre che mi mancano.





poi, una volta giunti al bivio che incrocia il sentiero B8 (790 mt slm) proseguiamo tenendo la DX in direzione ..., in direzione ..., come d'altronde si evince facilmente dalla apposita segnaletica



e dopo una breve sosta alla cappella che si incontra all'inizio del sentiero, ci apprestiamo ad iniziare la discesa, dapprima sulla neve


e poi man mano che si scende, nel fango





i ruderi di "Fontorso" (465 mt slm)



ed arrivo in fondo al sentiero, con attraversamento del "Fiume Bidente" nei pressi dell'"Impianto di Potabilizzazione; su, sbrighiamoci a guadarlo prima che cambi nome.


 dove tra l'altro è possibile procedere ad un rapido lavaggio delle biciclette in acqua corrente


quindi rientro a Santa Sofia lungo la SP4 per il breve tratto che ci separa dal nostro arrivo


Un bel brodino caldo?
Uhm, perchè no.
Anzi, ... due.





mercoledì 23 gennaio 2013

Ciao Christian

Niente.
Non ce la faccio, non mi vengono le parole.
Però anche tu, cavolo, andartene così all'improvviso, con tutte le cose che avevamo ancora da fare,
con tutti gli strumenti dai nomi più strani che ancora ci dovevi ancora fare ascoltare,
con tutte ... beh,
ti salutiamo, come se fosse l'ultimo concerto che abbiamo fatto assieme, con le parole che usava Barbara per presentarti al pubblico ...

"... percussions from all the world, Christian ... un uomo che percuote di tutto, darbuka, djembè, hang, kajon, pandeiro, filendunun, ... insomma, tutti strumenti dai nomi per noi impronunciabili, ma che per lui non hanno segreti ..." 

Le foto qui sotto sono state scattate in sala d'incisione nel 2009, durante la registrazione del nostro ultimo disco.
Chissà che strumenti avresti utilizzato per suonare i nuovi pezzi.

Beh.
Ciao eh.