lunedì 20 agosto 2012

Hully-Gully (alligalli) un incubo.

 
"In realtà il mio sogno è sempre stato quello di saper ballare bene. 
Flashdance si chiamava quel film che mi ha cambiato definitivamente la vita. 
Era un film solo sul ballo. 
Saper ballare. 
E invece alla fine mi riduco sempre a guardare, che è anche bello, però è tutt'un'altra cosa".


Ecco, questo è quello che sosteneva Nanni Moretti in Caro Diario.


Il mio sogno invece non è mai stato quello di saper ballare bene, 
ma neanche male, 
per dire, 
nè prima nè dopo aver visto Flashdance, 
per non parlare poi di guardare chi balla ... 
figuratevi che non riesco a sopportare neppure di vedere un musical.
- E allora qual'è il problema? - voi mi direte?
- Non andare a ballare e non guardarti i film musicali e sei a posto.

Eh.
La fate facile voi.

Intanto bisogna dire che, per amore o per forza, qualche passo di danza l'ho dovuto imparare anch'io; messo davanti all'alternativa fra i seguenti corsi:
- ricamo di macramè acrobatico;
- creatore di oleandri bonsai per corrispondenza;
- balli latini;
... ho scelto il male minore.

Insomma, avete sicuramente presente quei famigerati corsi di danza che insegnano a muoversi sulle note dei balli latino-americani? 
Ecco, me ne vergogno un pò ma ci sono passato anch'io, e devo dire che alla fine di tutto qualche passo di salsa, buttato qua e là, me lo ricordo ancora e appena scendo in pista, agli occhi di un profano, posso anche rischiare di fare la mia porca figura, se non fosse che dopo due minuti in cui ripeto sempre lo stesso passo di danza mentre tutti gi altri sembrano volteggiare come libellule impazzite, anche il profano capisce che tutta la mia destrezza finisce lì. 
Ma poco male, è già sufficente per divertirsi cinque minuti, poi basta però eh.

Il merengue però no, quello proprio no, non sono riuscito a farmelo piacere, 
e dire che non era difficile: - devi solo fare finta di pestare l'uva con i piedi, sculettando il più possibile - dice il maestro. 
Ma niente, non mi piace.

Ma arriviamo alle vere note dolenti: il liscio, la musica della mia cara terra natìa, la Romagna.
Io il liscio l'ho ascoltato fin da quando avevo il biberon in mano, mio padre suonava la fisarmonica in casa e sicuramente dev'essere stata la prima musica che devono avere sentito le mie orecchine di bimbo.
Poi, compiuto qualche anno venivo portato ad ascoltare le serate danzanti dove suonavano le migliori orchestre romagnole; e già da allora non è che me ne fregasse un granchè, anzi, era la scusa per sgattaiolare nelle balere assieme agli altri bambini accomunati dallo stesso destino.
Poi sono cresciuto e piano piano ho inevitabilmente preso le distanze da quella musica per "vecchi" e per un bel pò non me ne sono occupato.
Poi, qualche anno fa, succede che vado un'estate in vacanza a casa di amici in Sicilia e una sera, ad una festa di paese, iniziano tutti a ballare: 
valzer, polke e mazurke come se niente fosse, e quando si sparge la voce che in sala c'è un romagnolo, ma che non sà ballare, ...
si insomma mi guardavano come si guarda un lontano cugino che torna dalla Scandinavia dopo vent'anni di ricerche sulla commestibilità dei licheni.
E lì mi sono vergognato un pochino, e davvero mi sarebbe piaciuto fare almeno quattro passi in croce, così, almeno per dimostrare che romagnolo lo ero per davvero.

E così, col tempo, è arrivato anche il momento di un piccolo corso di ballo liscio, giusto per imparare i rudimenti e muovere le zampette al ritmo del valzer e, finchè le ginocchia reggono, anche un pò di mazurka.
E quando capita di passare davanti ad una balera estiva, dove si sentono le note di qualche simil complesso che fa le veci della vecchia orchestra, provo a fermarmi un attimo per vedere di rispolverare le poche cognizioni acquisite,
salvo poi andarmene indispettito dopo un pò, dopo aver fatto il pieno di alligalli o come cappero si scrive.
Allora, c'è da dire che oltre al resto io non sopporto nemmeno i balli di gruppo, e specialmente ... tutti.

Però dico io, ma è mai possibile che nelle balere per un'ora di fila si debbano mettere tutti a ballare l'alligalli marciando come soldatini?
Ma allora vuol dire questo ballare?
Una massa di pecoroni che si muovono tutti allo stesso modo? banalizzando qualsiasi canzone venga suonata, muovendosi con lo stesso passo di danza?
Io dopo un quarto d'ora di questo spettacolo avvilente, non resisto più, e me ne vado con ancora la voglia del valzer,
e spero di tornare presto dai miei amici in Sicilia, e di avere l'occasione di fare vedere loro che finalmente lo so ballare, il valzer, magari non benissimo, ma quanto basta per divertirmi, ma che non si provino anche loro a propormi di ballare l'alligalli, perchè sennò prometto di iscrivermi al più presto ad un corso di danza roteante Sufi.
Ecco.