giovedì 24 aprile 2014

Bagno di Romagna - Le Bruschete - Sentiero degli Gnomi

Si dice che la curiosità sia femmina.
Ma a volte anche "biker escursionista" devo dire, perchè sennò mica mi spiego il motivo che mi spinge a farmi tutto un sentiero bello ripido, in salita, spingendo la bicicletta, solo per vedere dove va a finire.

Che poi a dirla tutta, la prima parte della salita si è dimostata anche quasi pedalabile, illudendomi di riuscire ad arrivare fino in cima al crinale senza spingere troppo, ma poi ...
Ehm.
Dovete sapere che famosi ricercatori della Uoscington Iuniversity, hanno recentemente dimostrato che con lo spinging vengono utilizzati muscoli finora sconosciuti, che in nessun'altra disciplina, finanche olimpionica, si impiegano.
Ehm.

Insomma, partenza da Bagno di Romagna (FC) e salita per la vecchia strada statale che porta al Verghereto,
per poi g1irare a SX subito dopo il ponte che attraversa il "Fosso di Malagamba", che poi è questo qui nella foto sotto:


mi raccomando prendete il sentiero dopo al ponte eh!
no, perchè siccome che ce n'è uno anche prima del ponte, ma di quello parleremo un'altra volta,
quello giusto da percorrere, per questa volta, è dopo al ponte, ed è questo qua:


Lungo la salita ci si imbatte nella "Fonte del pluviale".



No, non è vero che si chiama davvero così, però visto che il pluviale c'è davvero, e nessuno ci vieta di darle questo nome ...


La strada prosegue salendo ripida, che dalle foto magari non sembra, ma se provate ...



fino ad arrivare a questo edificio: "Cà Malagamba".
Fino a qua, per quanto dura, la salita è comunque pedalabile,
ecco, da ora in poi invece preparatevi a spingere.





un raro esempio di cancello finemente lavorato d'ingresso al pascolo


E se siete arrivati fino a qui con tanto di bici a seguito, complimenti, vuol proprio dire che siete dei veri professionisti dello spinging, per cui meritate di proseguire il giro, girando a SX lungo il crinale


fino ad arrivare ad un bivio, dove andando a DX si prosegue per il sentiero CAI 179B, mentre andando a SX si imbocca il CAI 179.
Ora, il fatto che questo segnale sia stato scritto sopra il filo spinato probabilmente non è casuale


e infatti, poco dopo avere provato a seguire il sentiero segnato come CAI 179B



si sente un abbaiare di cani pastore poco lontano, probabilmente provenienti da "Cà di Metato" che si trova poco più avanti lungo il sentiero, maremmani paiono, i quali mi consigliano velatamente di tornare indietro fino al bivio di prima, e di girare a DX per il sentiero CAI 179 che secondo loro è più bello.
Ecco, proprio questo.






E bello lo è davvero infatti, con un lungo saliscendi a mezza costa, che alterna tratti scoperti a fitti sottoboschi




fino ad incontrare questi due edifici ancora discretamente conservati, perlomeno il primo


ma anche il secondo ha un certo contegno e porta benino i suoi anni


notate poi la finezza della grondaia sopra alla porta d'ingresso che evitava di bagnarsi nei giorni di pioggia attendendo che qualcuno venisse ad aprire ed avendo scordato la chiave di casa ...


ebbene si, i due edifici che avete appena visto costituistono la località "Le Bruschete".
Si, con una T sola.



i ruderi de "Il Raggio"



e quelli di "Capanne"


dove si può notare nello spigolo dell'edificio un elemento architettonico che tecnicamente si chiama "porta-cosi", realizzato in pietra con foro passante


e si può assistere alla conseguenze nella muratura della mancanza dell'architrave


da qui inizia la discesa lungo il sentiero CAI 161, fino ad arrivare nei pressi di "Poggio Vitine", recentemente disboscato

ma, ma , ma ... qui una volta era tutto bosco ...


scendendo a SX si arriva fino a "Pian di Basilio", da cui si continua scendere intravedendo i tetti di Bagno di Romagna



ah, ma da qua mica possiamo proseguire ...
a meno di non lasciare la bici e trovare un cane che ci accompagni fino a giù



ah ecco il perchè del divieto, siamo nel bel mezzo del "Sentiero degli Gnomi", dove normalmente gnomi non se ne vedono, ma è pieno di bambini, per cui sarebbe più corretto chimarlo "Sentiero dei Bambini"


nell'ultima parte lasciamo anche il sentiero degli gnomi per dirigersi verso l'Euroterme


da dove si possono intravedere anche le piscine termali all'aperto


ma che? ... ancora prugnoli?
ah, ma allora è un vizio.






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lunedì 14 aprile 2014

Corniolo (FC) - Fiumicello - Monte Tiravento - Monte Arsiccio

Per la descrizione del giro se volete potete andare a vedere il post precedente del 24 marzo 2013,
dove in quota, nel versante in ombra, c'era ancora la neve.
Figuratevi che oggi invece, c'erano i prugnoli.
Ma partiamo dall'inizio.
L'unica variante rispetto al giro precedente è nell'ultima parte della discesa finale, dove questa volta si è seguito il sentiero a SX al bivio verso Cà Ridolla, anzichè tenere la DX.

Il Paese di Premilcuore.


Il bivio per Fiumicello.


La chiesetta di Fiumicello.
Fuori.


 E dentro.


La salita verso il Passo della Braccina.


 Il bivio a SX verso il Monte della Fratta.




La fine della salita,
intesa come quella impegnativa.



L'inizio della discesa.



Intesa come quella del Monte Tiravento.





ecco, qua la regia mi fa presente di segnalere questo bivio seminascosto, dove noi proseguiremo come al solito a SX, ma dove un vecchio sentiero ripulito da poco scende nel versante DX fino a "Cortina Vecchia"





 





 




 




scusate se indugio oltremodo sulle gozzoviglie utilizzate per rinfrancarci, 
ma visto che ci sono i prugnoli, 
ecco ... mi capirete no?



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