martedì 31 gennaio 2017

Monte Carpegna

"Nel cesto della biancheria sporca
riconosco l'estate,
i pantaloni leggeri le magliette"
Mi sono sempre piaciuti questi brevi versi di Patrizia Cavalli,
ma che cosa c'entrano con questo post?
Niente.
C'è ancora la neve fuori, siamo in inverno,
e nel cesto della biancheria sporca ci sono solo abiti pesanti.
Quindi cosa c'entrano?
Niente, ve l'ho detto.
Certo che siete curiosi eh, sempre a volere cercare un nesso fra quello che scrivo e quello che penso.
Mi sono venuti in mente e basta.
Uffa.

E comunque dicevo, continua ad esserci la neve,
la giornata è decente, e quindi è tempo di una bella gita sul "Monte Carpegna".
Allora organizziamoci: ...
Le ciaspole nei piedi? Si, si, ci sono.
Poi lo snowboard sulle spalle? Ok, ok, c'è.
E infine il capocollo nella tasca.
Come?
Ah, non l'hai portato il capocollo? ma dai? ma veramente? ... e neanche il culatello?
ma porcaccia la miseria ... ehm
vabbè, allora faremo un giro corto e poi andremo al ristorante, dopo.



ecco laggiù si vede anche il mare Adriatico, no, non è quello azzurro, quella è una striscia di cielo,
quando mai l'Adriatico è stato così azzurro dalle nostre parti?






così, giusto per dare qualche indicazione, stiamo facendo il giro del Monte Carpegna in senso antiorario












ecco, siamo arrivati ad affacciarci sul bordo del monte che domina la vallata


Ecco vedete laggiù in fondo quel gruppetto di case?
No?
Ah, anche voi, come me, avete bisogno di un bel paio di occhiali?
Beh, comunque trattasi della metropoli di "Scavolino", frazione del Comune di Pennabilli.
I cui abitanti, 200 anime circa, sono sopravvissuti ai vari Conti ed ai Principi che si sono susseguiti nel contendersi il territorio limitrofo.


Area panoramica attrezzata per pic-nic.




ed ecco il bivio per il "Passo dei Ladri"



eppure il sole ha come uno strano alone attorno,
sembra quasi circondato da un timido arcobaleno a 360 gradi ...
saranno gli UFI?








e finalmente eccoci arrivati al "Rifugio Fontanelle" 1.310 mt slm






e visto che nessuno ha preso su il capocollo, e nemmeno il culatello, decidiamo di proseguire




ed ecco là in fondo si intravedono le antenne del "Monte Carpegna",
strano, oggi non c'è nessuno che pratica lo snowkite, una disciplina molto in voga da queste parti,
si vede che non c'è vento a sufficienza



però del vento deve averne tirato parecchio nei giorni scorsi, a giudicare dagli alberi





e poi una volta arrivati al punto di risalita degli impianti, si può scendere lungo la pista panoramica o per il canalone, fino al parcheggio.


Buon appetito.



lunedì 16 gennaio 2017

I calanchi di marne di Montecoronaro (FC)

Nevica, non molto, ma nevica,
e che si fa?
Una bella pedalatina sulla neve fresca? no?
Ciaspole? macchè ... non ce n'è bisogno,
è poco più di una spolverata,
allora scarponi e via, una bella passeggiataina facile facile sulle marne.


Partenza da Montecoronaro (FC) a 902 mt slm, e risalita lungo il sentiero CAI 00, lungo la vecchia strada medioevale che esce dal borghetto di case



e questo albero che indossa un elegante bavero di lamiera

 

 e ci dirigiamo verso la "Madonnina" che domina il borgo dall'alto



 e subito dopo avere oltrepassato questo ponte di pietra



ci imbattiamo in questo edificio di cemento armato, opera ancora incompleta di un architetto evidentemente innamorato di questo angolo di appennino, emulo di Frank Loyd Wright ma che anzichè sopra, si è posto a fianco della cascata, o di un Le corbusier dimentico del suo Modulor progettuale


 e queste invece sono sicuramente le orme di una frenata di capriolo

ed eccola lassù, la "Madonnina del Crestone", portata nel 1973 su questo punto panoramico dagli abitanti del sottostante paese di Montecoronaro








e quello lì davanti dovrebbe essere "Poggio Alto", che poi è alto 1.086 mt slm,
no, dico, non è che sia basso, ma allora i poggi che sono più alti di quello come li dobbiamo chiamare adesso? eh? 
Poggio ancora più alto? 
Poggio altissimo? 
Poggio ammazza non si vede la vetta da quanto è alto?
umpf


comunque, alto o no, è davvero suggestivo, e lasciandoci la Madonnina alle spalle, una meravigliosa sequenza di calanchi di marne ci appare percorrendo il crinale




anche se qua qualcuno ci ha preceduto
























e poi vabbè, passati oltre alla zona dei calanchi, sempre seguendo il sentiero CAI 00 arriviamo alle pendici del Monte Fumaiolo




dove proseguiamo fino a raggiungere la strada asfaltata nei pressi dei "Sassoni", 1.297 mt slm, e ritorniamo giù verso sinistra, costeggiando la strada asfaltata, dirigendoci verso il ristorante che si trova poco più sotto per rifocillarci.




ah, è vero, quasi mi scordavo di avvisarvi del grosso pericolo che abbiamo corso durante il tragitto,
abbiamo incontrato nientepopòdimenoche lo YETI in persona, o un suo parente molto prossimo ...
Come? non ci credete?
Ah, e questo cosa credete che sia?  Eh?
Un ingegnere in libera uscita durante il fine settimana?


Comunque non me lo facevo così brutto, lo Yeti, o parente che sia.