sabato 27 ottobre 2018

Corsica - Il Tour - 5° giorno

e siamo al QUINTO GIORNO: 

CORSICA DEL SUD,
partenza da "Portigliolo" e arrivo a "Bonifacio".








Si sale subito in direzione "Belvedere",
poi invece di scendere alla spiaggia di "Campomoro", giriamo a sinistra,


la strada è tra le più tranquille che abbiamo incontrato in Corsica,
e oltrepassa il piccolo borghetto di "Grossa",
che è quello lassù in alto a destra,
dove attualmente vivono belle e tranquille una cinquantina di persone,
poi ogni tanto,
tipo oggi,
succede che passa qualche ciclista e allora il sistema di monitoraggio del traffico locale subisce un'impennata repentina


proseguendo si supera "Bocca di Bicelli" e si arriva fino a "Bocca Albitrina",
dove la nostra strada si ricongiunge con la T40 un pò prima del paese di "Sartena",
che evitiamo seguendo la strada principale girando a destra


oltrepassiamo quindi con nonchalanche "Opasi", "Pero Longo"
e una volta giunti all'altezza della "Bocca di Curali",
ci concediamo una breve deviazione balneare,
che una breve deviazione balneare non si nega a nessuno al giorno d'oggi,
scendendo lungo la strada sterrata che conduce giù fino alla "Spiaggia di Roccapina"


sono solo un paio di chilometri di deviazione, eventualmente percorribili anche in auto,
e consigliati a chi ama le spiagge di sabbia bianca con il mare turchese




in effetti la sabbia bianca c'è


e il mare non so se è proprio turchese turchese,
ma vabbè


si, ma visto che invece a noi piacciono le cime innevate con i ghiacciai sempiterni, la domanda che sorge spontanea è:
- che cosa cappero ci stiamo a fare qua?
eh?
no, che poi tra l'altro visto che oggi dobbiamo pedalare ancora parecchio,
direi che si è fatta l'ora di ripartire,
se vogliamo arrivare dove vogliamo arrivare,
perchè se non ci vogliamo arrivare almeno ditelo ...

oh, questa è sempre la "Spiaggia di Roccapina" vista dall'alto


questa invece credo sia la "Spiaggia di Vattelapesca",
ma non ne sono proprio sicuro, sicuro,
anzi, a guardare bene non mi sembra nemmeno una spiaggia ...


e, ma ... toh,
guarda che bel sentierino impervio che si incunea di traverso proprio in mezzo agli arbusti,
perchè non andiamo a vedere dove porta? eh?
si, si dai 


ah, ma toh, guarda un pò,
chi l'avrebbe mai detto ...


porta a un'altra spiaggia,
questa volta deserta ...


...


vabbè dai,
ormai siamo qua, ci scappa anche un altro bagnetto,
ma che sia l'ultimo per oggi eh,
che sennò mica ci arriviamo a Bonifacio



certo che qua per potersi fare un bagnetto una strada comoda no eh


però dai,
a parte questo ***** di vento in faccia che ci costringe a pedalare anche quando siamo in discesa,
là in fondo ci sembra di scorgere "Bonifacio"


però,
che posto assurdo e bellissimo,
modellato dal vento




per cena ci aspetta un ex negozio di rigattiere,
sapientemente trasformato in un ristorante accogliente, con personale gentile e gustosi


questo, per dire, è stinco di agnello


il vino della casa viene curiosamente servito nelle pulcianelle,
ma si dai, quelle bottiglie panciutelle normalemnte poco utilizzate,
se non per alcuni vini portoghesi tipo il Matheus,
ah volete anche la foto?

Beh, fine del 5° giorno.
Buonanotte.

Fine del 5° giorno.

Distanza: 80,44 km

Dislivello: 1.233 mt


lunedì 22 ottobre 2018

Corsica - il Tour - 4° giorno

e siamo al QUARTO GIORNO: 
CORSICA DEL SUD,
partenza da "Le Ruppione" e arrivo a "Portigliolo".







oh, pronti?
No?
come no?
ah, prima un bagnetto mattutino per svegliarsi bene, giusto, giusto ...



a posto ora?



e allora trois, deux, un ... si riparte,
e dopo un paio di chilometri incontriamo questa spiaggia e denominata "Plage Mare e Sole"
o anche "Plage d'Argent" se vi piace di più ...



dopodichè si ricomincia a salire in direzione "Portigliolo"


la strada è molto bella,
immersa nel verde, panoramica e poco trafficata




superando nell'ordine "Acqua Doria", la "Bocca di Filippina" e la "Bocca di Cannicciu",
per poi da "Serra di Ferro" ridiscendere fino al mare


qui vicino si trova anche il più importante sito archeologico preistorico di tutta la Corsica,
"Filitosa", dove sono posizionati decine di menhir con tanto di volto umano,
probabilmente si tratta di uno dei grandi magazzini dove ai suoi tempi si riforniva Obelix

noi invece deviamo a destra in località "Favalella",
oltrepassando il ponte sul fiume "Taravo"


e scendendo dopo un pò fino alla spiaggia sotto alla "Tour de Calanca" per rinfrescarci un pò





e una volta arrivati alla rinomata località turistica di "Propriano"


decidiamo di proseguire ancora un pò fino a "Portigliolo",
una località qualche chilometro più a sud,
dove ci aspettano un'atra spiaggia per un ultimo bagno,



e un bungalow nuovo di zecca per trascorrere la notte



Fine del quarto giorno.

Distanza: 62,76 km

Dislivello: 994 m


venerdì 19 ottobre 2018

Corsica - Il Tour - 3° giorno

Corsica - il Tour - 3° giorno

e siamo al TERZO GIORNO: 
CORSICA DEL SUD,
partenza da "Marina di Porto" e arrivo a "Le Ruppione".
 

Una foto ricordo tutti assieme prima della partenza ...


un'altra foto ricordo alla bicicletta prima della partenza ...


un'ultima foto ricordo del porticciolo prima della partenza ...


si,
ma siamo venuti qua per fare delle foto ricordo prima della partenza o per pedalere?

...

beh, un po' tutte e due,
ah, beh,
allora ok,
però dai partiamo che è tardi e oggi sarà lunga ...

quella laggiù è la spiaggia di "Marina di Porto", da dove siamo appena partiti


e salendo lungo la strada, attraversiamo una delle zone più scenografiche dei dintorni, Patrimonio dell'Unesco, i cosidetti "Calanchi di Piana"




sulla D81, la strada che stiamo percorrendo, 
all'altezza della famosa Calanche denominata "Tête de Chien", ci si può inoltrare a piedi lungo il sentiero immerso nello straordinario mondo naturale delle Calanche, che porta fino allo "Chateau Fort", una piattaforma di roccia da cui si può ammirare uno splendido tramonto sul Golfo di Porto. 

e proseguendo per la strada principale invece si arriva al passo,
incastonato fra le rocce di granito rosso che caratterizzano la zona



per poi ridiscendere fino al piccolo villaggio di "Piana", che si trova a 450 mt slm




dove, oltre a sorseggiare Pietra,
prendiamo nota di un proverbio locale, che non si sa mai,
potrebbe sempre tornare utile in futuro, ma soprattutto,
perchè mai tutto il resto del cartello è scritto in francese e il proverbio invece è scritto in italiano?
mah ...


chissà cosa vorrà dire, forse è un messaggio in codice diretto solo agli italiani
mah ...
ma noi continuiamo imperterriti a pedalare,


e dopo avere oltrepassato un paio di spiagge


arriviamo finalmente nella città più greca della Corsica, "Cargese",
Kalimèra a tutti.

Breve storia del paese: successe nel 1676, quando una colonia di greci sbarcarono qua per sfuggire all'invasione dei Turchi, e dopo varie peripezie che li costrinsero a fare la spola avanti e indietro fino ad Ajaccio,
alla fine le due comunità si integrarono, tanto da fare si che le due chiese del paese, di dimensioni più o meno simili, vennero costruite praticamente una di fronte all’altra, rappresentando pertanto la coesistenza dei due riti religiosi, quello latino ed il bizantino.
Chapeau.

Quella là davanti è la Chiesa latina dell'Assunta,


mentre questa di qua è quella di rito Bizantino, la Chiesa greca di Saint Spyridon


ed il suo interno


Questa invece è una Renault 4, modello frog direi, una rara versione cabrio della famosa auto-ranocchia



anche se bisogna dire che più di tutte qua imperversano ancora le vecchie Citroen Méhari.

Breve storia della Méhari: automobile che prendeva il nome da una rinomata razza sud-arabica di dromedari della regione del Mahra, che diede origine al dromedario da corsa chiamato appunto mehari. (nel caso dell'autovettura, voleva alludere alla sua resistenza anche in condizioni più difficili ed alla sua sobrietà nel "bere")

ma riprendiamo a pedalare lungo la costa



una piccola deviazione in mezzo alla macchia mediterranea verso una spiaggetta deserta di sabbia bianca e fine prima del "Pointe des Moines", pare si chiami Spiaggia Capizzolu,
si proprio capizzolu, e pare essere una delle meglio preservate della regione, evidentemente proprio perchè poco conosciuta.





e poi proseguendo lungo la strada eccoci arrivati alla "Spiaggia di Sagone"


peccato che il mare sia in burrasca



vabbè, è ora di ricominciare a pedalare,
dobbiamo oltrepassare "Ajaccio" e "Porticcio",
fino ad arrivare all'imbrunire nei pressi della "Spiaggia Le Ruppione".




Fine del terzo giorno.

Distanza: 103,95 km

Dislivello: 1.431 m