mercoledì 21 dicembre 2016

Palazzuolo sul Senio - Passo della Sambuca - Lozzole

Possibile che non vi abbia mai parlato di Lozzole?
Mi sembra molto strano, perchè è da diversi anni che ci pedaliamo attorno,
ma comunque rimediamo subito ...
anzi, per questa volta farò di più, una bella  recensione multisensoriale:
tutto ciò che vi serve è un bel frigorifero portatile, una lampada a piantana dotata di una lampadina molto potente ed un ventilatore.
Pronti?

Ok, allora per prima cosa mettete i piedi nel frigorifero, e aspettate qualche minuto,
giusto il tempo necessario affinchè vi sentiate le falangi delle dita dei piedi in fase di assideramento, dopodichè potete proseguire con la lettura, immedesimandovi con il contenuto del post.


Partenza da "Palazzuolo sul Senio" (FI), un comune Toscano che però si trova nel versante Romagnolo dell'Appennino.
Ci lasciamo alle spalle il paese e saliamo lungo la strada asfaltata SP477 che porta al "Passo della Sambuca".




beh, ma lassù in alto è tutto imbiancato, però, che strano, non mi risulta che questa notte abbia nevicato



si è proprio bianco, mah, però lungo la salita che porta al passo, nonostante la foschia, lassù a sinistra, proprio sul crinale che percorreremo poi dopo durante la discesa, si intravede la sagoma del piccolo borgo di "Lozzole", vedete?


attenzione però a non pedalare troppo ed arrivare fino in cima al passo


infatti bisogna ricordarsi di lasciare la strada asfaltata e imboccare a sinistra il sentiero CAI 701 poco prima di arrivare al passo, come riferimento potete utilizzare una croce di ferro, che si intravede già lassù in alto durante l'ultima parte della salita, la vedete?
Come no? aspettate che mi avvicino un poco
  

ecco, ora si vede meglio?
beh, comunque in ogni caso fra un pò ci siamo


certo che pedalare circondati dalla galaverna è molto agghiacciante,
ehm, volevo dire emozionante



 


eh, ecco, che vi dicevo?
siamo arrivati alla croce di ferro



ora, subito dopo la curva imbocchiamo sulla sinistra questo bel sentiero


ah, dimenticavo, è il momento di mettere nel frigorifero portatile, oltre ai piedi, anche le mani per portarle alla giusta temperatura corporea









e ora? che ci sarà scritto su questo cartello?
mah, azzardiamo:

STATi bravi ad arrivare fino a qua.
SIETE sicuri di volere continuare?
CHIUnque voi siate pensateci bene
CANi addestrati a mordere i calcagni dei ciclisti sono nei dintorni
GRAdo di pericolo: altissimo.

mah, speriamo di esserci sbagliati ad interpretarlo


veh che spettacolo


ma eccoci arrivati all'incrocio del "Passo dei Ronchi di Berna", dove giriamo a sinistra


per il sentiero che prosegue oltre a questo cancello,
ma, toh, c'è di nuovo il cartello di prima,
aspetta un pò che qua si legge meglio cosa c'è scritto sopra


ah, ecco.
beh, ci eravamo sbagliati, meglio per i nostri polpacci.



scusate se indugio eccessivamente sulla galaverna, 
ma non capita poi così di frequente uno spettacolo simile







come? ah basta foto sulla galaverna?
ok ok  ho capito, beh, basta dirlo non c'è bisogno di urlare ...

vabbè dai, allora iniziamo la discesa,
per cui accendete il ventilatore che avevate preparato e piazzatevelo alla massima velocità davanti alla faccia e viaaaa













ed eccoci arrivati a "Lozzole", con la chiesetta restaurata all'inizio del 2000 per chi fosse interessato ad approfondire la storia del piccolo borgo, gli suggerisco di leggere qua:



e poi potete togliere le estremità dal frigorifero e accendere la lampada a piantana, si quella con la lampadina molto potente, mettervela sopra alla testa e riscaldarvi le ossa al sole e nella quiete del borghetto



ok ora si prosegue lungo il crinale in salita, fino a raggiungere questo quadrivio,
dove naturalmente dovrete seguire le indicazioni a sinistra per il "freeride"



che vi porterà diritti diritti fino a Palazzuolo sul Senio
Ah, per la cronaca, il cartello in basso con scritto WINTER TRAIL del SENIO, non è un percoso riservato ai tifosi interisti residenti nella vallata del Senio, ma bensì il tracciato di corsa in montagna che è stata disputata da poco: winter trail del senio


Ok, potete spegnere frigorifero, lampada e ventilatore.
Alla prossima.
Ciao.








2 commenti:

  1. Ammappala, mi viene mal di gola solo a guardare le foto! Che spettacolo comunque, mi ricorda i tempi in cui andavo a pescare le trote in inverno a -4°C. Cioé, ci sono andato una volta sola con un tempo così, poi mi sono dato al vin brulé e alla briscola chiamata.

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  2. Cioè pescavi le trote congelate?
    Ma guarda che se vai al supermercato vicino a casa ci deve essere un apposito reparto, dove le vendono già congelate e confezionate.
    Meglio la briscola, certo, anche se con quella chiamata è un pò un casino ... tu giochi con il regolamento dell'Emilia Romagna o con quello delle Marche?

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