sabato 7 gennaio 2017

Atlante delle Isole Remote - 14/50 - Oceano Indiano - "Isole Keeling"

"Lentamente, dal calcare, si formò un'isola, opera indefessa dei coralli: costruttori e costruzione alo stesso temo.
Così ogni atollo è il monumento a una piccola isola che è andata a fondo, un miracolo più grandioso delle piramidi che questi minuscoli, graziosi animali hanno realizzato da soli. //
Quando la Beagle lascia la laguna, Darwin scrive: "Sono contento di aver visitato quest'isola: queste formazioni occupano il primo posto tra le cose meravigliose di questo mondo."


Isole Keeling (Australia)
chiamate  anche "Isole Cocos meridionali"

12° 10' S
96° 52' E

Superficie: 13,1 kmq
Popolazione: 596 abitanti

Stanchi di isole impervie ed abbandonate ai margini del mondo?
Beh, ma basta dirlo, questo ad esempio è un piccolo arcipelago di corallo, cristallizzatosi nel bel mezzo dell'Oceano Indiano. Può andare?

Si tratta di una serie di 27 isole a forma di ferro di cavallo, di cui solo 2 abitate, che sembrano uscite dal catalogo di un'agenzia viaggi, contenenti un variegato caleidoscopio di colori, trasparenze mozzafiato, lagune popolate da squali elefante e razze, nonchè bizzeffe di palme da cocco che proteggono dalla luce bianca e accecante del sole.

La capitale è "West Island" (Pulau Panjang), ed è popolata da europei, mentre a "Home Island" (Pulau Selma) vive una comunità indigena malese.



wikipedia: Isole Cocos (Keeling)

Mi immagino l'espressione del capitano scozzese John Clunies Ross, quando nel 1825 durante il viaggio di ritorno dall'Indonesia all'Inghilterra sbarcò nelle isole, e deve avere pensato:

"ma perdinci, che splendore, questo deve assolutamente essere il mio regno!".

E non è che i capitani scozzesi dicono le cose così per dire ...
dopo un paio d'anni dopo vi si trasferì con la sua famiglia e si autoproclamò Re.
Eh? no, mica male dico, uno trova un paradiso di nessuno e taac ... d'altra parte come biasimarlo?

E fu così che sull’isola principale creò il primo insediamento, dove iniziò la piantagione dell'unica vera risorsa del luogo: la palma da cocco.
Naturalmente però, per lavorarci, fece venire degli schiavi dalla vicina Malesia, perchè non è che un Re si mette lì a rompere delle noci di cocco con le sua mani ...


Nel 1836 passò da queste parti un certo Charles Darwin, che rimase affascinato dal procedimento di formazione e dall'evoluzione della barriera corallina,  e che pubblicò nel 1842 un saggio in merito.
Curiosamente non pubblicò nulla sulla lavorazione della noce di cocco.

Negli anni le generazioni successive costruirono un vero e proprio impero economico basato sulla polpa essiccata della noce di cocco e diventarono a tutti gli effetti proprietari delle isole, quando nel 1886, la Regina Vittoria conferì ufficialmente a loro il possesso del territorio.

Il dominio dei discendenti di John Clunies Ross durò fino al 1978, quando  furono costretti a vendere le "Isole Cocos" all’Australia per 2,5 milioni di sterline, diventarono quindi a tutti gli effetti territorio Australiano, questo dopo una lunga pressione da parte del governo Australiano, dei sindacati e delle Nazioni Unite, che non vedevano di buon occhio il regime troppo feudale che era stato instaurato nell'isola.






quindi se siete interessati ad una vacanzina tutta Piña Coladasole, surf e snorkeling, sicuramente questa potrebbe essere una delle mete da valutare, e qua potete trovare alcune indicazioni utili:
cocos keeling islands

certo che se siete amanti del free climbing dovete avere sbagliato qualcosa,
e comunque questi video rendono più di molte descrizioni, poi fate voi,
a me per esempio piace la montagna ...



Maju Pulu Kita a tutti.

2 commenti:

  1. Uh! Mare cristallino, spiagge bianche, clima mite tutto l'anno.
    Bleah!
    Ma dico io, ma senza una montagna, anche piccola, che senso ha occupare tutto quello spazio nell'oceano? E i funghi poi, dove crescono? Naaaaaa... lasciamo stare, non mi propongo come prossimo Re di Keeling.

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  2. Ma forse ammucchiando molti, ma molti gusci delle noci di cocco, con il tempo, non dico una montagna vera e propria, ma dai, una montagnola forse ci può anche venire ... e d'altra a parte non hanno fatto così anche a Bologna? A costruire la Montagnola dico, avranno usato anche lì le noci di cocco?

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