martedì 13 dicembre 2016

Atlante delle Isole Remote - 13/50 - Oceano Indiano - "Saint Paul"

Il 18 giugno 1871 la nave postale inglese HMS Megaera si arena su uno dei moli naturali di ghiaia all'entrata del cratere. L'equipaggio naufrago si mette in salvo a terra, dove viene accolto da due francesi. Provengono dall'isola Bourbon e non parlano una parola di inglese. Uno dei due si fa chiamare "il governatore". Ha trent'anni e una gamba paralizzata. L'altro, che si presenta come "il suddito", è più giovane di cinque anni ed è in una splendida condizione fisica.
Dodicesima isola:

Saint Paul (Francia)

38° 43' S
77° 31' E

Superficie: 7 kmq
Popolazione: disabitata


wikipedia: Isola Saint-Paul

La vedete vero? 
Anche quest'isola in realtà non è altro che la sommità di un vulcano che emerge dalle acque,
solo che in un punto la terra ha ceduto e l'oceano è penetrato all'interno del cratere, formando una specie di lago salato, il "Lac Cratere", appunto.




Quest'isola, insieme all' Isola di Amsterdam che si trova poco lontano, e a cui è legata sia geologicamente che storicamente, anche se è a tutt'oggi è disabitata, nel corso degli anni è stata protagonista di numerose vicende legate ai suoi occasionali abitanti.

Sembra che, a parte i balenieri, le frotte di astronomi che periodicamente sbarcarono per osservare da quì il transito del pianeta Venere sul disco solare, ed i numerosi naufragi che hanno interessato l'isola, la vicenda più assurda che si ricordi è probabilmente quella dei dimenticati sull'Isola di Saint Paul.


Nel 1928, René Bossière, con diversi altri Bretoni, venne reclutato dalla "Compagnie Générale des Îles Kerguelen" per tentare di sfruttare la brulicante popolazione di aragoste di Saint Paul, dove venne costruito un impianto per l'inscatolamento delle aragoste pescate durante l'estate australe.
Un gruppo di sei uomini e una donna incinta, furono abbandonati nel 1930 sull'isola mentre erano stati incaricati dalla società "La Langouste Française" di custodire l'isola e le sue installazioni per la pesca all'aragosta, durante il periodo di fermo pesca nell'inverno australe.
A quanto pare però, l'amministratore della società non mantenne l'impegno preso di inviare rifornimenti periodici ai malcapitati, i quali perirono, chi di scorbuto, chi disperso nell'oceano, compresa la bambina Paule Brunou che nel frattempo era nata sull'isola.
Solo tre delle persone abbandonate sopravvissero: Julien Le Huludut, Louise Brunou e Louis Herlédan.



Il 30 novembre 2015, 85 anni dopo la tragedia del dramma di quell'abbandono, si è tenuta una cerimonia sull'isola per onorare la memoria delle vittime, con la posa di una targa commemorativa e della croce d'argento offerta dalla famiglia Brunou: 
Per Victor e i suoi compagni di sventura.


I resti della fabbrica delle Aragoste



La targa commemorativa



Qui trovate dell'altro materiale sulla vicenda ed un video esaustivo (in francese) in merito:
les oublies de saint paul 


Poi la seconda guerra mondiale evidenziò l'importanza strategica delle isole subantartiche isolate nell'Oceano Indiano meridionale e la necessità di includerle in una rete mondiale di stazioni meteorologiche.  


I laboratori presenti sull'isola, presidiati da volontari o dal servizio militare, sono:
- La Stazione National Weather - che cerca di dare previsioni meteo affidabili.
- Il Laboratorio di Fisiochimica dell'Ambiente - (Racea), che effettua misurazioni dell'aria su campioni liberi dall'inquinamento della civiltà.
- Il Laboratorio Geofisico - che misura il campo magnetico terrestre.



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