giovedì 22 novembre 2012

Campigna - Monte Falco - Monte Falterona

Pedalata in Campigna.
Parcheggio al "Poderone".
E dove sennò?


La preparazione spirituale al giro che ci si appresta a fare,
consiste nel ritrovare se stessi arrampicati sopra un albero.
Incredibile, c'è anche chi ci riesce.


C'è poi da dire che ci sono giorni in cui le congiunzioni astrali favorevoli, fanno si che si verifichino situazioni particolarmente piacevoli.
Ed è così che un sabato mattina nuvoloso, un coacervo di persone partite dalla bassa romagna per pedalare in-collina-non-si-sa-ancora-bene-dove, si ritrova a condividere i sentieri della foresta Casentinese con altri amici pedalatori.
Quindi, dopo aver risalito la strada asfaltata che porta fino a Campigna (1.068 mt slm) e poi al Passo della Calla (1.295 mt slm)


 attraversando dapprima scenari Tolkeniani ...


per poi addentrarsi in scenografie popolate da misteriose figure, che forse, più che Tolkien potrebbero ricordare un film di George Romero, che so, tipo "La notte dei morti viventi" o roba del genere ...


fino ad intravedere la luce, e laggiù, tra gli alberi, sulla DX, la cima di "Poggio Scali" che svetta sopra le nubi, come fosse un'isola che galleggia sopra a un mare di panna montata


Una volta arrivati al parcheggio dei Fangacci (1.483 mt. slm), saliamo ancora in su verso le antenne


Ed eccoci qua, nel prato di fianco alle antenne, sopra le nuvole, sotto questo splendido sole che riscalda le ossa e i deragliatori.
Per chi ce li ha, naturalmente, i deragliatori.


Proseguiamo calpestando le foglie del sentiero CAI 00, seguendolo verso DX


in direzione "Monte Falco" (1.657 mt. slm) da dove parte la prima discesa





Discesa per modo di dire, perchè se si vuole arrivare fino alla cima del "Monte Falterona" (1.654 mt slm), tocca di spingere un pochetto la bici.


Ma che sarà mai, volete mettere il panorama che si gode da lassù in alto?


ecco, e poi giù, per il sentiero GrandeEscursioneAppenninica 16, che in questo tratto coincide con il SOrgentidiFirenzeTrekking 1, fino ad incrociare la strada CAI 8 che risale a DX verso "Poggio Piancancelli", "Pian delle Fontanelle" e al parcheggio dei "Fangacci".


e una volta arrivati al parcheggio, inizia la seconda discesa, quella che ci porterà verso il Poderone, lungo i sentieri CAI 251, 253 e 289


E anche per oggi ci siamo meritati un brunch-pranzo-merenda-cena, o come cavolo volete chiamarlo.






4 commenti:

  1. Ma... mamamamamamamama.... ma in quelle tagliatelle ci sono delle finferle?!??! Ma... mamamamamamama.... ma le posti così, senza pudicizia alcuna? E non se ne porta una piatterello giù al tuo amico rivierasco?

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    1. E poi quando mai tu hai letto Tolkien mo'? Che è sta novità?

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  2. Ah erano finferle?
    Beh, buonine dai ...
    ah, ne avresti volute anche tu?
    Ma no, è che se prima non si è pedalato è severamente vietato assumerle.
    Lo dice anche Tolkien nel suo libro sui funghi della terra di Mezzo.

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  3. No buonine, ottime!
    Si, beh, in effetti fresche forse non rendono al massimo. Il loro top è la conservazione sott'olio secondo me. La mamma di morosama le fa benissime! Con i grani di pepe e l'alloro. Ne faccio fuori quasi un vasetto da solo. E me ne vanto.

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