lunedì 16 gennaio 2017

I calanchi di marne di Montecoronaro (FC)

Nevica, non molto, ma nevica,
e che si fa?
Una bella pedalatina sulla neve fresca? no?
Ciaspole? macchè ... non ce n'è bisogno,
è poco più di una spolverata,
allora scarponi e via, una bella passeggiataina facile facile sulle marne.


Partenza da Montecoronaro (FC) a 902 mt slm, e risalita lungo il sentiero CAI 00, lungo la vecchia strada medioevale che esce dal borghetto di case



e questo albero che indossa un elegante bavero di lamiera

 

 e ci dirigiamo verso la "Madonnina" che domina il borgo dall'alto



 e subito dopo avere oltrepassato questo ponte di pietra



ci imbattiamo in questo edificio di cemento armato, opera ancora incompleta di un architetto evidentemente innamorato di questo angolo di appennino, emulo di Frank Loyd Wright ma che anzichè sopra, si è posto a fianco della cascata, o di un Le corbusier dimentico del suo Modulor progettuale


 e queste invece sono sicuramente le orme di una frenata di capriolo

ed eccola lassù, la "Madonnina del Crestone", portata nel 1973 su questo punto panoramico dagli abitanti del sottostante paese di Montecoronaro








e quello lì davanti dovrebbe essere "Poggio Alto", che poi è alto 1.086 mt slm,
no, dico, non è che sia basso, ma allora i poggi che sono più alti di quello come li dobbiamo chiamare adesso? eh? 
Poggio ancora più alto? 
Poggio altissimo? 
Poggio ammazza non si vede la vetta da quanto è alto?
umpf


comunque, alto o no, è davvero suggestivo, e lasciandoci la Madonnina alle spalle, una meravigliosa sequenza di calanchi di marne ci appare percorrendo il crinale




anche se qua qualcuno ci ha preceduto
























e poi vabbè, passati oltre alla zona dei calanchi, sempre seguendo il sentiero CAI 00 arriviamo alle pendici del Monte Fumaiolo




dove proseguiamo fino a raggiungere la strada asfaltata nei pressi dei "Sassoni", 1.297 mt slm, e ritorniamo giù verso sinistra, costeggiando la strada asfaltata, dirigendoci verso il ristorante che si trova poco più sotto per rifocillarci.




ah, è vero, quasi mi scordavo di avvisarvi del grosso pericolo che abbiamo corso durante il tragitto,
abbiamo incontrato nientepopòdimenoche lo YETI in persona, o un suo parente molto prossimo ...
Come? non ci credete?
Ah, e questo cosa credete che sia?  Eh?
Un ingegnere in libera uscita durante il fine settimana?


Comunque non me lo facevo così brutto, lo Yeti, o parente che sia.




2 commenti:

  1. Poggio altissimo, purissimo... no, dai, non lo dico.
    Bella la neve. Anche io ho avuto modo di saggiarne un po' quest'anno. Abbiamo portato la bimba a vederla al passo del fumaiolo, un paio di settimane fa. Ma ce n'era poca, un 5-8cm appena. Abbastanza però per prenderci confidenza. Perché qua fino ad Aprile sui cavalcavia non si sa mai. C'è anche l'obbligo delle dotazioni invernali. Probabilmente anche a causa della brillantissima idea di costruirli con una pendenza media del 18-20%.

    RispondiElimina
  2. Ma è la lobby delle catene che impone la costruzione dei cavalcavia di pianura con le caratteristiche tipiche delle pendenze dolomitiche. Si sa.

    RispondiElimina