venerdì 19 ottobre 2012

Vermeer a Roma - La ragazza con il cappello rosso

Chi si trovasse in questo periodo a girovagare per Roma, non potrebbe fare a meno di notare un pò dovunque, una ragazza con un cappello rosso, che lo guarda, come sorpresa, da sopra una spalla.
Sono i cartelloni pubblicitari della mostra che espone alcune delle opere di Vermeer ed il secolo d'oro dell'arte olandese.


Chi si ricorda quella vecchia canzone di Ivano Fossati, il cui testo recitava grosso modo così:
"un'occhiata da dietro la spalla so, non vuol mai dire no"


Si, d'accordo, lì l'atmosfera era completamente diversa, si trattava di incontri notturni in locali fumosi, fra sguardi in cerca di compagnia, siamo fuori strada.



La ragazza con il cappello rosso di Vermeer invece, si è girata di scatto sentendoci arrivare, ed è come sorpresa di vederci lì; sorpresa ma non dispiaciuta, e dischiude leggermente le labbra come a volerci dire qualche cosa.
In testa indossa un largo cappello rosso e il corpo è avvolto in un elegante mantello di velluto blu.
Un raggio di sole, che proviene da destra, le illumina parzialmente la guancia sinistra.
Le due decorazioni a testa di leone dello schienale della sedia su cui è seduta, sono dipinte come se fossero parti sfuocate di una fotografia.
Sembra infatti che Vermeer utilizzasse una specie di camera oscura per studiare il comportamento della luce e per riprodurne gli effetti nei suoi quadri.
Il quadro è di piccole dimensioni, appena cm 23 x 18, come molti altri capolavori dell'artista olandese, ma sprigiona un fascino incredibile.

Questo quadro ne ha uno quasi gemello, non presente nella mostra di Roma, in cui appare la stessa ragazza, la stessa sedia e lo stesso sfondo, ma in posizione frontale: La ragazza con il flauto.



Registi come Peter Greenaway presero ispirazione, tra gli altri, dai quadri di questo pittore per i loro film; qui sotto, ad esempio, alcune scene di "A Zed and Two Noughts" ("Lo Zoo di Venere" nella versione in Italiano) dove è chiaro il riferimento alla Ragazza con il cappello rosso e ad un'altro quadro del pittore olandese, l'Allegoria della pittura (non presente alla mostra)

J.Vermeer - Allegoria della Pittura

P.Greenaway - Lo Zoo di Venere
P.Greenaway - Lo Zoo di Venere
In questa scena, appesi dietro ai due fratelli gemelli seduti, ci sono altri due quadri di Vermeer: L'Astronomo e Il Geografo.
Una piccola curiosità, il quadro l'Astronomo (a sinistra) è stato volutamente ribaltato dal regista, per ottenere l'effetto di incrociare lo sguardo del Geografo (a destra).

Ok, va bene, va bene, ho capito,
lasciamo perdere il cinema e torniamo alla nostra mostra.

Naturalmente La ragazza con il cappello rosso non è l'unica opera di Vermeer esposta alle Scuderie del Quirinale, ce ne sono molte altre della sua pur limitata produzione:
 "La stradina", "Santa Prassede", "Giovane donna con bicchiere di vino", "La suonatrice di liuto", "Giovane donna seduta al virginale", "Giovane donna in piedi al virginale" e "Allegoria della fede",
ma fosse anche solo per vedere questo quadro, il mio consiglio è quello di fare una capatina a Roma.
Entro il 20 gennaio 2013.


4 commenti:

  1. Uao!
    Che figo il nuovo lùc del blog!
    No, bello, sul serio.
    Bella anche la mostra. Se sei veramente andato alla mostra... Tsk, dillo, dai, sono tutti fotogrammi di un qualche film del buon vecchio Peter.
    E pensare che Vermeer ce l'ho avuto qua a Rimini per quasi 6 mesi e non ce l'ho mai fatta ad andarci. E c'era anche coso li... si, quel mattacchione... uhm... Kandinsky! Ecco.

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  2. Comunque preferivo più quello scuro trasparente.
    Di sfondo, dico.

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  3. Beh, si, ogni tanto una mano di vernice a 'sto coso bisogna darla, così, non foss'altro che per dare l'impressione di essere in continua evoluzione.
    E poi, beh certo che anche te, andare fino a Rimini per vedere una mostra ... comunque no, non ci sono andato neppure io, anzi, a dire il vero, aspettavo che mi ci invitassi tu, e così alla fine ... nisba.

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  4. Cioè, no, ecco, volevo dire che neppure io ci sono stato alla mostra di Rimini, ma a quella di Roma si.
    Non si erano mai visti così tanti Vermeer tutti assieme in Italia.

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