lunedì 7 maggio 2012

Passo dei Lupatti - Variante Crinale Fosso di Becca

Partenza dal parcheggio Euroterme a Bagno di Romagna (mt. 490 slm )


La salita è su asfalto fino al Passo dei Mandrioli (mt. 1173 slm) dove ci attendono minacciose delle nuvole nere.
Come dite? Non sono nere? Sono grigie?
Si, vabbè, ho capito, sono grigie, ma si dice che sono nere, così, per convenzione.
Miii, che pignooli.

Nubi di ieri sul nostro domani odierno, ah, no, quello era Elio




arrivati al passo fra le nuvole, poi leggera discesa fino alla località Cancellino



dove si lascia la strada asfaltata e si imbocca sulla destra la strada forestale che conduce fino alla Foresta della Lama


e che noi percorriamo fino al Passo dei Lupatti (mt. 1169 slm), dove sulla dx parte il sentiero CAI 00 che porta fino alla Cima del Termine (mt. 1247 slm)





dove ci si prepara per fare la discesa su un bel letto di foglie ...
cioè, no, non è che ci prepariamo su un letto di foglie per poi fare la discesa, volevo dire che ci prepariamo a fare la discesa dove troveremo un fondo fatto da un letto di foglie, si insomma, dai, avete capito no?
Uff, come la fate lunga.
Certo che oggi ci siamo svegliati male eh?


visto? il letto di foglie?




il sentiero sbuca sullo stradello che sale dal Nociccio, e, dopo qualche centinaia di metri, sulla destra imbocchiamo il sentiero CAI 185 che segue il Fosso della Becca

l'inizio del sentiero della Becca



seguiamo il sentiero 185 fino a questo bivio, a quota mt. 982 slm., dove sulla sinistra parte la variante alla discesa tradizionale della Becca, un tracciato poco battuto che segue il crinale invece di scendere nel fondo valle; da ora in poi i segni da seguire non saranno più quelli classici bianco e rossi del CAI, ma formati solo da un pallino rosso.












panorama su Bagno di Romagna


Vetta alla Croce (mt. 765 slm)
da dove inizia una ripida discesa che porta proprio davanti al parcheggio dell'Euroterme

discesa fra i maggiociondoli
Il maggiociondolo è un albero che sa invecchiare senza il patetico bisogno dei cosmetici antirughe. 
E’ sciocco cercare di mascherare il cammino degli anni. L’incedere del tempo cambia il colore alla pelle del maggiociondolo e la abbrutisce, ma lui non se ne rammarica.
Appena tagliato, all’interno è verde chiaro con stupende venature gialle. Quando lo levighi ostenta un verde cupo con intense fiammature dorate. Poi, dopo due o tre anni, passa al marron scuro, quasi nero, della vecchiaia.
Al termine della vita, il maggiociondolo, senza urlare, ma in dignitoso silenzio, come l’ulivo, entra nel buio della terra e scompare.
Eh? Come dite?
No, non sono ubriaco, mica le ho scritte io ste robe qua sopra, sono di Mauro Corona, dal libro “Le voci del bosco”.



ciclista al pascolo

coccole all'Incisa

Profilo altimetrico

2 commenti:

  1. Forte quel pascolo con la pannacotta e il salame di cioccolato. Dov'è che sta? All'Incisa? Chissà quante pecore col diabete da quelle parti...
    No, come al solito, bel giro, cavoli. Solo che ora, si, insomma, ecco... non riuscirò mai più a guardare un maggiociondolo negli occhi senza una vena di tristezza.

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  2. Non sapevo che avessi un legame con un maggiociondolo, credevo flirtassi solo con giovani ginestre, ma si vede che stai maturando e sei finalmente alla ricerca di un rapporto stabile.
    Il castrato con il diabete non l'hai mai provato? Veh che è buono eh!
    Certo, la difficoltà maggiore è stata quella di creare dei pascoli geneticamente modificati, contenenti insulina, ma il risultato ottenuto ripaga ampiamente degli sforzi fatti.

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