giovedì 2 febbraio 2012

Inverno

La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l'inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un'alba antica.
F.d.A







Ecco come si presentava l'orto questa mattina: una spessa coltre bianca a ricoprire tutto.
Finalmente.

Non lo so, forse sarò ancora sentimentalmente legato al vecchio ciclo delle stagioni,
ma senza una bella nevicata avevo come la sensazione che mancasse qualcosa,
la chiusura di un ciclo perchè se ne aprisse subito un'altro.
Boh, starò invecchiando, tanto più che sono passati parecchi anni da quando facevo ancora i pupazzi di neve.


3 commenti:

  1. Come sai sono perfettamente d'accordo con te.
    Però credo non sia solo questione di romanticismo, anche se indubbiamente una componente di questo sentimento interviene quando si dice "la neve mi piace" nonostante il caos che spesso si porta dietro. Il fatto è che la neve è una cosa che ci deve essere in un dato momento, sennò son guai, ed è indubbio che gente un po' fuori di testa come me e te che ama andar a raccogliere le zecche nel bosco e sente un certo richiamo della natura (novelli zanna bianca), forse ne sono più consapevoli di altri. Ma solo perché è più facile che si siano trovati di fronte i segni di quel che accade quando la neve manca quasi completamente per un intero inverno. Se non nevica, in montagna, le fonti si seccano, i fiumi si assottigliano e quando arriva l'estate, che certamente è una stagione non proprio copiosa di precipitazioni, finisce che le riserve idriche sfiorano il collasso e il ciclo naturale della produzione agricola rischia di interrompersi. E non è mica romanticismo questo.

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  2. D'accordissimo, ma a questo punto chi si lamenta tanto per i disagi dovuti alla neve potrebbe anche dire che va bene, ci vuole la neve? d'accordo, ma che la faccia in montagna e basta, che poi d'estate ci pensano i fiumi a portare l'acqua a valle.
    E invece io credo che anche nella nostra pianura abbia un suo scopo; ad esempio mi ricordo che mi raccontavano quando ero piccolo che le piantine nei campi, che fosserdo di grano o altro, rimanevano protette sotto alla neve dalle basse temperature invernali, un pò come fanno gli eskimesi con gli igloo insomma.

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  3. Sisi, assolutamente.
    Il grano e l'orzo, già spuntati qua nelle campagne, se non nevicasse rischierebbero una gelatona a -8, con l'aria che arriverà dalla Siberia.
    Purtroppo gli alberi, alcuni dei quali hanno già buttato fuori qualche gemma primaticcia (tipo i mandorli), non potranno godere di tale protezione. Ora c'è da sperare che tali correnti non svalichino l'adriatico anche a marzo, perché sennò per gli alberi da frutto sarebbe una strage.

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