lunedì 12 dicembre 2011

i dì protrar torpidi

Il nome del blog è preso a prestito da uno splendido bifronte di Anacleto Bendazzi, contenuto in quel capolavoro del contorsionismo di giochi verbali che sono "Le Bizzarrie letterarie" (1951).
La foto pubblicata sotto è riferita all'antologia ristampata nel 1996, curata da Stefano Bartezzaghi dal titolo "Bazzecole andanti", anagramma di Anacleto Bendazzi.


Don Bendazzi (1883-1982) era un eccentrico sacerdote ravennate, cultore di materie linguistiche, a cui gli incarichi strettamente pastorali non erano molto graditi, e più sgradito di tutti gli risultava di amministrare la confessione. Il suo biografo Franco Gabici racconta che cosa successe al giovane don Bendazzi la prima volta che provò a confessare i fedeli: fu preso dal panico e dovette abbandonare precipitosamente la chiesa, dopo aver lasciato al parroco un biglietto che diceva "Vado via".
Sulla sua vita si narrano diversi racconti, che creano attorno al suo personaggio una sorta di leggenda; negli ultimi anni di guerra c'era il timore che il nemico bombardasse le città con caramelle avvelenate, e i bambini avevano la proibizione assoluta di raccogliere caramelle dalla strada. Don Bendazzi aveva praticato un buco nella tasca dell'abito talare, e quando passava vicino a un bambino con mamma, lasciava cadere apposta delle caramelle per godersi il litigio fra i due.
Mi piace iniziare così questa specie di diario, lasciando che qualche caramella scivoli ogni tanto dalla tasca bucata dei miei calzoni.

6 commenti:

  1. Te l'avevo o non te l'avevo detto di non mettere i pantaloni "buoni" per andare in bici? Ma te niente... E vabbé, ormai la frittata è fatta. C'è da chiedersi, ora, però, come sia la frittata di caramelle.
    Bello comunque qua! Ora prendo la bomboletta e faccio un paio di graffitoni su questi bei muri intonsi. :-D

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  2. Complimenti, lei è il milionesimo visitatore di questo blog.
    Ha vinto ... ha vinto ... beh, insomma, qualche cosa avrà pure vinto, anche se non si sa bene cosa.
    Intanto invii 100$ all'indirizzo che trova in calce, ed attenda con fiducia l'arrivo del premio.

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  3. 100$ di calce al tuo indirizzo?
    Beh, ma se hai dei lavori da fare non è meglio chiamare dei professionisti? Perché, insomma, quando hai voluto fare a tutti i costi quel vaso a forma di cigno... con un po' di fantasia azzarderei a dire che somiglia ad una chiocciola.

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  4. Beh, ma allora, i dì qui si protraggono e 'sti due post, ormai, son in torpidi ti.

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  5. eh, ma bisogna essere coerenti, no?
    sennò evidentemente si sarebbe chiamato
    "i di protrar frenetici"

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  6. Ma se son passati tre giorni!
    Io ti ho già fatto pubblicità su MILIONI di altri siti, blog e forum, diffondendo per altro i tuoi dati anagrafici, l'indirizzo di casa, il cell, la mail e i dati del conto corrente (nonché il PIN del bancomat). Vedi che amico che sono?
    E te stai li a torpidar...

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