domenica 5 novembre 2017

Montenegro - 4° giorno: da Petrovac a Rijeka Crnojevica

"Signore e signori benvenuti in sella, 
sono il comandante di questa pedalata diretta a Rijeka Crnojevica in partenza da Petrovac
La pedalata sarà della durata di 6:55:27 ore, saranno percorsi 55,86 km e verranno superati 1.282 mt di dislivello. 
Ci scusiamo per il ritardo nella partenza che è avvenuto per un problema tecnico nella preparazione dell'eggs and bacon della colazione.
La temperatura è prevista calda in salita e fresca in discesa.
Assistenti di pedalata, prepararsi a togliere i cavalletti alle biciclette.
Assistenti di pedalata, prepararsi alla partenza." 

Oh ora basta mare, andiamo a vedere il lago.
Quale lago?
eh, calma, calma, prima diamo un'occhiata alla città dove abbiamo pernottato, PETROVAC



oh, buongiorno micetto


ecco la città di Petrovac, vista dalla fortezza veneziana a picco sul mare


le due isolette di "Katic" e "Santa Domenica", la prima con un piccolo boschetto e la seconda con una chiesetta che si narra costruita da un marinaio che si salvò da un naufragio avvenuto nelle vicinanze



appena lasciata la città, abbandoniamo la strada costiera e imbocchiamo quella che inizia a salire, scortati lungo la strada da delle simpatiche caprette




ed ecco la nostra strada appena percorsa vista dall'alto, e laggiù nel mare a sx le due isolette


poi una volta scollinato, la lunga discesa ci conduce fino a Virpazar
un piccolo villaggio sul lago di Skutari, strategico per chi vuole effettuare delle escursioni  in barca,


e quella installazione sulla roccia dopo il ponte serve a ricordare una insurrezione avvenuta da queste parti il 13 luglio del 1941


l'economia del paese si basa prevalentemente sulle escursioni in barca sul lago e sulla ristorazione dei turisti, questo è uno dei locali più originali ... un vecchio galeone riciclato come ristorante


uhm, però ... l'acqua è popolata da biscioline niente male,
chissà se sono commestibili come le anguille di Comacchio


ora una piccola pausa prima di affrontare la seconda salita di oggi




dopodichè ... partiti, in direzione Rijeka Crnojevica


bella questa curva vero?


aspettate che ve la faccio vedere anche dall'alto ...





ed eccolo qua il lago, visto da un pò più in alto,
circondato da canne palustri, ninfee e nenufar,
è una roba d'acqua grande circa 400kmq (dipende dal livello dell'acqua e può arrivare fino a 500kmq), e appartiene per 2/3 al Montenegro e per 1/3 all'Albania,


ma dove siamo finiti? mi sembra di vedere un battello in stile Mississipi, 
con scritto PELIKAN sul fianco ...
ah già, è vero, dimenticavo di dirvi che da queste parti, oltre alle numerose specie di uccelli che attraggono i birdwatcher più curiosi, si possono ammirare anche i Pellicani dalmata
nel periodo giusto però, perchè noi in ottobre di pellicani ... come dire, nisba


oh eccoci arrivati a Rijeka Crnojevica, un paesino apparentemente ancora più piccolo e sperduto del precedente, che prende il nome dal fiume omonimo che lo attraversa,
ci viene raccontato che oggi anche qua si sopravvive con i pochi turisti che lasciano la costa e si avventurano fino a qua per esplorare questo angolo di natura incontaminato,
qualche bancarella con i prodotti locali, gite in barca o kayak e qualche ristorante ...

e anche se può sembrare strano nel 19° e 20° secolo questo piccolo villaggio è stato il più importante porto e il principale centro commerciale del Montenegro; qui nel 1494 è stato stampato il primo libro in cirillico, sono sorti la prima farmacia ed il primo laboratorio di armi del Montenegro.
E' stato un luogo importante anche per il confezionamento del pregiato pesce locale.
Per dire.



ed ecco la nostra sistemazione per questa notte


vabbè, e allora? c'è ancora tempo, non vogliamo farci un giretto in barca anche noi fino al delta del fiume?
ok, parcheggiamo le biciclette, ... abbassate la testa che si parte


oh, salve


ehm, buonasera,  come dice?
ah, si certo, ... boom alek anche a lei


e queste due signorine discinte che pagaiano sorridenti fra le ochette?
sembra di essere finiti dentro ad un quadro di MANET
 ... bonsoir mesdemoiselles ... ça va?


certo che c'è un certo viavai eterogeneo da queste parti eh,
comunque piano piano, zigzagando lungo il delta, siamo arrivati fino al lago



anzi, è meglio che ritorniamo indietro che sta per calare il sole




Beh, e ora a nanna ... che domani sarà una giornata impegnativa.
'notte




--> visualizza la traccia dettagliata sulla mappa <--

2 commenti:

  1. Questa abitudine di fare buchi nei cartelli per renderli più aerodinamici devo dire che la trovo assai pittoresca. Certo, potrebbe sembrare un messaggio poco accogliente per i forestieri, ma certamente solo per chi non conosce le usanze del luogo e vede le cose con malizia.
    Comunque con tutte quelle capre i giro non dirmi che non avete mangiato almeno una forma di caprino a testa ogni sera.
    Stesso discorso per le anguille, anche se diverse nell'aspetto da quelle comacchiesi, sembrano davvero deliziose. Sisi, deliziose.

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  2. Ah non sai quanto è buona la zuppa di anguille locali, delicata e saporita allo stesso tempo. Peccato che la pelle non venga fritta e servita a parte come contorno come fanno in cina. Ma pazienza.

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