mercoledì 16 marzo 2016

Atlante delle Isole Remote - 3/50 - Mar Glaciale Artico - "Isola del principe Rodolfo"

"I corpi abbaglianti degli iceberg scricchiolano nel sole. La natura qui è povera, nuda e bianca, proprio come sulle carte, sulle quali le macchie vuote sono diventate rare; le ultime aspettano di essere scritte ai margini della sfera: la terra di nessuno dove si trova il luogo privo dei punti cardinali".
 Terza Isola:

"L'Isola del principe Rodolfo"
o "Остров Рудольфа" in Russo,

81° 46' N
58° 56' E

Superficie: 297 Kmq
Popolazione: disabitata.
Altezza massima: 461 m. 


Wikipedia: Isola del Principe Rodolfo

Si trova nella Terra di Francesco Giuseppe, che è un arcipelago situato a nord della Russia, formato da 191 isole coperte dal ghiaccio, di cui l'Isola di Rodolfo è quella più a nord.
A sud il Canale di Neumayer (пролив Неймайера) la separa dalle isole di Hohenlohe e Oktjabrjata.






Scoperta nell'aprile del 1874 da Julius Payer e Carl Weyprecht con la nave Tegetthoff durante la spedizione austro-ungarica al Polo Nord.
Venne chiamata così in onore di Rodolfo d'Asburgo-Lorena.
Il 12 aprile 1874  raggiunsero il Capo Fligely, che dista 911 km dal Polo Nord ed è tradizionalmente ritenuto il punto più a nord dell'Europa, anche se in realtà - come si vede nella mappa - il punto più a nord si trova spostato verso nord-ovest.
"Piantano la bandiera austro-ungarica nella roccia, immergono tragli scogli una bottiglia contenente un biglietto, parole congelate, un messaggio per i testimoni futuri: "Capo Fligely, 12 aprile 1874. 82 gradi, 5', il punto più a nord. Fino a qui e non oltre."


Nel 1900, la spedizione del capitano Umberto Cagni e di Luigi Amedeo di Savoia-Aosta raggiunse il nord e nord-ovest dell'isola, e svernò nella baia di Teplitz prima di tentare di raggiungere il Polo Nord.


Il 20 febbraio 1914 il navigatore, esploratore e cartografo russo Georgy Sedov morì poco prima di raggiungere l'isola durante una spedizione al Polo Nord, e fu sepolto a Capo Auk.

Nel 1926 le isole furono annesse all'Unione Sovietica, e vi si insediarono pochissimi abitanti solo per scopi di ricerca e militari. L'accesso con le navi è possibile solo in pochi mesi durante l'estate, e necessita di permessi speciali.


La Stazione meteorologica polare operativa "Rudolph" su Rudolf Island venne aperta nel mese di agosto 1932, nel primo inverno c'erano 4 persone facenti capo a N.F.Balabinym.  
Un anno dopo la stazione venne messa fuori servizio, e di nuovo proseguirono i lavori durante l'estate del 1936.  
Nel 1936, l'isola è stata la base di partenza della prima spedizione aerea sovietica al Polo Nord. 
A causa dei terreni scoscesi, l'unica zona accessibile agli aerei è una stretta striscia di terra di 300 metri.
Da lì, nel maggio 1937, sono decollati quattro pesanti quadrimotori ANT-6. 


Nel periodo da aprile 1942 fino al 1947 venne di nuovo chiusa. 
L'ultimo periodo di funzionamento è stato dal 1947 al 1995, quando chiuse definitivamente.

Nel 2003, su un promontorio è stata installata una croce di larice di 300 chili.




Foto della spedizione di S.A.R. Luigi Amedeo di Savoia - Duca degli Abruzzi nel 1899 che a bordo della "Stella Polare" il 9 agosto raggiunse la "Baia di Tepliz" - sulla costa occidentale dell'Isola del principe Rodolfo.


"Nel 1899 attrezzata una baleniera, a cui diede il nome di “Stella Polare”, salpò per raggiungere il Polo Nord.  Lo scopo era quello di portarsi con una nave lungo una terra il più settentrionale possibile ovvero l’isola del Principe Rodolfo, la più a nord dell’Arcipelago dell’Imperatore Francesco Giuseppe  e poi da lì, con le slitte trainate da cani, tentare il balzo finale verso il 90° parallelo. La spedizione fu preparata con molta cura e dovizia di materiali, come era solito fare il Duca degli Abruzzi, tanto è vero che all’equipaggio italiano furono affiancati membri norvegesi, come il capitano Evenson, per la loro esperienza della navigazione fra i ghiacci.
La Stella Polare raggiunse l’isola del Principe Rodolfo e si ancorò nella baia di Teplitz a 82° 4′. Era la quarta nave in assoluto che raggiungeva questa latitudine e la prima costeggiando le terre.
Dopo aver costruito il campo base svernarono ed il 19 febbraio, formati tre gruppi, partirono alla volta del Polo Nord. Uno non tornò mai alla base, uno stremato riuscì a rientrare mentre quello guidato dal comandante Umberto Cagni, raggiunse la più alta latitudine mai raggiunta fino allora 86° 34′ N, ma non il Polo. Il Duca non poté partecipare all’ultimo tratto per un congelamento ad alcune dita che gli furono amputate.
La spedizione oltre ad aver raggiunto il punto più a Nord, in assoluto per l’epoca, fu anche un successo per la documentazione scientifica e topografica riportata."

 sotto la rotta che la "Stella Polare" seguì lungo la spedizione artica


foto scattata durante una recente ricerca geologica sull'isola


Video girato durante una spedizione:


Eccone un'altro, con le riprese dalla nave rompighiaccio all’elicottero, sino allo sbarco sull'isola, oltre alla visita a piedei dell’isola stessa, che ovviamente è stata effettuata nel periodo estivo (l’arcipelago si trova infatti quasi completamente oltre il circolo polare artico e durante l’inverno è in totale oscurità).



e infine questo spettacolare video, con le immagini di uno dei più moderni rompighiaccio nucleari costruiti in Russia, il NS 50 Let Pobedy,  mentre naviga per arrivare fino al Polo Nord seguendo parte della rotta fatta più di un secolo fa della "Stella Polare".


Fine.

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