martedì 20 gennaio 2015

uan, ciu, Tri ... nacria occidentale: terza tappa. Porto palo - Marsala

- Orsù miei prodi che oggi s'ha da sbarcare a Marsala.
- Si, ma quanti siete?
- Tre?
- Mah ... mi avevano detto di più, ma proviamo a fare 'sto sbarco lo stesso.


ritorniamo sui nostri passi, per fare però subito una deviazione obbligatoria in direzione "Selinunte"


 ah, no, questo è l'equipaggiamento di bordo


e sulla strada del ritorno da Selinunte si trova questo edificio con bellissimi canali di gronda e pluviali, realizzati completamente con elementi di cotto




poi dopo avere superato "Campobello di Mazara", ci fiondiamo in discesa per una decina di km verso la località di "Torretta Granitola", che fu di proprietà del principe Diego Aragona Cortez, e che ci offre un pretesto per un bagnetto rigeneratore e un pranzo in riva al porticciolo



La località prende il nome dalle sue due torri che avevano la funzione di segnalare la presenza di navi sospette mediante segnali di fuoco e di fumi, questa sotto è la seconda delle due torri, la Torre Saracena denominata "Saurello" (sec. XV - XVII)


proseguiamo quindi per il lungomare
 

fino a giungere a "Mazara del Vallo"




il retro della chiesa di "S. Nicolò Regale" di Mazara del Vallo, in stile arabo.normanno, con tanto di cartello "divieto di accesso" in stile ANAS


e poi via verso "Marsala", attraversando la campagna rivestita di vigneti


- toh, guarda chi si rivede, sei arrivato prima tu eh?
- beh, eri anche partito prima però, certo che se te la dovevi fare in bici anche tu mi sa che l'Italia ...
- ma almeno offrici un poco del vino che tieni gelosamente dentro la botte ...


e questo è il nostro punto di riposo per la notte, che si rivela essere anche una preziosa fonte di informazioni, nonchè assaggi, relativi al mondo del Vino Marsala, partendo dalle sue origini, alle vicissitudini dei commercianti dell'Albione, fino ai giorni nostri.

E qui sotto il nostro anfitrione con la sua collezione di bottiglie storiche,
mentre nella botte di cui sopra, il marsala appartenuto ai suoi avi al tempo di Garibaldi, che viene periodicamente rabboccato con la tecnica del "perpetuo" per tramandarne il sapore originale.



Alla salute.



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