lunedì 7 novembre 2016

uan, ciu, Tri ... nacria meridionale: quarta tappa. Siracusa - Aci Trezza.

Quarto giorno.

yahwwwnn ... che dormita, com'è il tempo oggi?
oh, bene bene, c'è il sole

facciamoci dunque un giretto per l'"Isola di Ortigia", la parte più antica della città di "Siracusa",
per ammirarla di giorno, visto che ieri sera quando siamo arrivati era già buio.



"Piazza del Duomo"






la "Fonte Aretusa", una piccola di fonte di acqua dolce con un laghetto in riva al mare, circondato da papiri, che prende il nome dalla leggenda della Ninfa Aretusa, la quale fu trasformata in un lago da Artemide per sfuggire da tal Alfeo che la corteggiava. 
Che poi a sua volta si fece trasformare in fiume per potersi unire a lei.
I greci ce l'avevano 'sta abitudine di farsi trasformare in cose dagli dei per risolvere i loro problemi.
Chissà perchè Tsipras non se ne avvale per risolvere quelli del governo attuale.Mah.



il "Lungomare di Ortigia", con il "Castello Maniace" sullo sfondo
e la "Chiesa dello Spirito Santo" sulla destra


una delle tante spiaggie pensili che si trovano nei dintorni


dove c'è l'indiscusso vantaggio di non trovarsi i granelli di sabbia fra le dita dei piedi,
soprattutto quando esci dall'acqua, e ti vieni a sdraiare, vicino a me, vicino a me,
ma qui il tempo è dei giorni che passano pigri e ti lasciano in bocca il gusto del sale,
ti butti nell'acqua e mi lasci a guardarti e rimango da solo, nelle assi di legno e nel sole.
Ehm.




vabbè, ora possiamo rimetterci in viaggio verso "Catania",
anzi, no, c'era prima una cosa importante che dovevamo fare, ma non ricordo quale ...



ah, già è vero,
ecco, dobbiamo mangiarci un bel cannolo nella migliore pasticceria della città,
giusto, giusto.


e riprendiamo il nostro viaggio seguendo la pista ciclabile,
ricavata lungo il tracciato di una vecchia ferrovia


qui bisogna migliorare un pò il progetto di questo passaggio,
va bene lo stile spartano, ma qua si esagera ...


ecco, qui invece il progettista del litorale ha pensato giustamente di installare questa comoda doccia nella spiaggia libera


ma proseguiamo lungo la vecchia Strada Statale 114, 
toh, guardate ... una baia, ma perchè non andiamo giù a vederla? 
chissà che spettacolo dev'essere!


ehm,
ecco la baia vera e propria non siamo riusciti a vederla,
ma non perchè fosse particolarmente difficile da raggiungere,
o perchè fosse imboscata in un luogo ameno,
non l'abbiamo vista perchè proprio in fondo alla discesa ripidissima abbiamo trovato un bel cancello monumentale che vietava l'accesso alla baia.
No, dico, posso capire la proprietà privata, ma almeno porcaccia la miseria mettete un bel cartello all'inizio della strada, per segnalarlo ai viaggiatori curiosi, specialmente a quelli in bicicletta, che oltre alla delusione di non potere vedere la baia poi si devono fare una vigliacca di una salita che il pordoi in confronto è un cavalcavia.
E quindi, visto che non vi ho potuto fotografare la baia, beccatevi questo fico d'india.


ma eccoci arrivati a "Catania",
e la "Fontana dell'elefante", con "u Liotru", 
il suo famoso elefantino che porta sulla schiena un obelisco


e la "Basilica Cattedrala di Sant'Agata",
con il povero "Sant'Euplio" infagottato come un salame tra i putti,
no, dico, ma sarà il modo di presentare i nostri beni architettonici ai turisti?
almeno disegnateci gli occhi, il naso, e la bocca a mò di pupazzo di neve, per fare vedere che è lì sotto ...



oh, eccoci arrivati ad "Aci Castello"



ed infine ad "Aci Trezza", con il nostro grosso carico di lupini, tappa finale della giornata odierna.



e dove ci aspetta una bella cena a base di telline,
ahh, da quant'è che non le mangiavo.


Buonanotte.



2 commenti:

  1. Come sarebbe stata la storia dei Malavoglia se anziché lupini avessero trasportato un carico di cannoli con la ricotta? Forse sarebbero finiti in miseria lo stesso, ma è più difficile trovarsi in mezzo al mare con un carico di cannoli alla ricotta piuttosto che di lupini. Cioè, i cannoli in genere li porti su un carretto, non su una barca o sbaglio? E se il carretto cede i cannoli ti cadranno al massimo in strada. Una pulita, una soffiata e chi se ne accorge...
    Forse Verga avrebbe dovuto fare qualche giro in bici in più, ecco.

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  2. Forse il Verga ha tenuto conto del fatto che i lupini li puoi trasportare senza troppi problemi anche per dei viaggi medio-lunghi, mentre i cannoli con la ricotta necessitano obbligatoriamente di un frigorifero.
    Eppoi i cannoli non si fanno per essere trasportati, ma li si fà sul momento per essere mangiati subito.
    Sennò che verismo sarebbe.

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