lunedì 15 febbraio 2016

Poderone - Campigna - Passo della Calla - RIfugio La Capanna - Poggio Palaio

Oh, ed ora una nuova specialità olimpionica invernale,
dopo lo "Snowboard di fondo" accuratamente descritto nel post del 13-02-2012,
sta prendendo piede a furor di popolo la "Bicicletta di fondo".

Il regolamento di questo sport entusiasmante prevede che ci si lanci in discesa dove ci siano almeno 40-50 cm. di neve, (se non avete con voi un metro per misurarne la profondità, potete facilmente fare questa prova: mettete la bicicletta sulla neve e se questa resta in piedi da sola allora ci siamo, ci sono le condizioni ideali per poter praticare questa accattivante disciplina sportiva.

Per illustrarlo, abbiamo scelto un percorso abbastanza breve, ma suggestivo.
Partenza dal "Poderone" in Campigna (FC).
Ahhh, che bella giornata limpida, speriamo proprio di arrivare fino in cima con questo bel sole.




e solita salita verso il "Passo della Calla" lungo la strada asfaltata


uhm, c'è ancora poca neve, bisogna salire ancora


giriamo a DX verso il rifugio Fangacci


oh, qui come quantità di neve andiamo decisamente meglio,
peccato solo che sia arrivata quella che i metereologi di montagna, coloro che hanno padronanza del linguaggio tecnico, chiamano "la Cavallazza", che altro non è che una grande nuvola che si piazza in cima al passo durante il nostro passaggio, un pò come la nuvoletta di Fantozzi, si.


comunque Cavallazza o no, arriviamo al "Rifugio La Capanna"

 
a prepararci per la discesa, e a preparare la discesa,
già, perchè mica la si trova già pronta come succede per lo Sci di fondo,
sarebbe troppo facile,
qui la traccia da seguire va creata, per cui si sorteggia a sorte chi sarà l'apripista e che segnerà la traccia che gli altri poi seguiranno.
"Tocca a te? 
Allora via!
e cerchiamo di fare delle belle traiettorie eh!"



 















fine della neve



lavaggio biciclette








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4 commenti:

  1. Quindi il Poderone è ancora aperto!
    Weeeew... avevo sentito brutte voci anche su questo ameno posto. Già Fischio, mo' anche il Poderone sarebbe stato un brutto colpo.
    Comunque dai, no mi sembra abbiate fatto nulla di strano. Quando ci sono tormente di neve la protezione civile dice infatti sempre di non uscire di casa per nessun motivo, a meno di usare una bicicletta.

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  2. Se chiudesse anche il Poderone il turismo della Campigna subirebbe un drastico crollo ... no no per fortuna la Lorenzina resiste ancora, e ma guarda tu a volte la coincidenza, sai chi c'era lì con noi il pomeriggio a fare una merenda-degustazione?
    Fischio jr nella sua nuova veste di wine promoter.
    Giaggià.

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  3. Wine promoter? L'oste! Cioé, quello che faceva prima...

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  4. In un certo senso ... solo che prima promuoveva i vini degli altri nella sua osteria, ora promuove i suoi nei ristoranti degli altri.
    Ma sono dettagli.

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