Sa sa sa ...
prova prova prova.
Uhm, si, sembra che funzioni, prima però di usarla sulle lunghe distanze,
vediamo però come se la cava in salita, 'sta mezza bicicletta intermodale.
Che poi qua di mezzi pubblici neppure se ne vedono.
Andiamo a fare il "Passo Sulparo",
con partenza da Cusercoli (FC), ... ci sono delle salitine niente niente attorno al 20% di pendenza ed oltre.
e poi la strada che sale dolcemente fino a Civitella di Romagna (FC),
da dove si gira a SX ed inizia a fare sul serio, salendo verso i borghi di "Collina", "Cigno" e "Seguno".
Beh, eccoci qua in cima,
certo che potevano metterci anche un cavalletto normale a sta mezza bici eh.
Comunque niente da dire, tanto di cappello a questa graziella cammuffata,
certo ... con pendenze attorno al 20% si è dovuta arrendere, ma ha venduto cara la pelle, e per tutto il resto del tracciato non ha sfigurato per nulla.
Mi sa che presto avremo sue notizie su percorsi di altro tipo.
Caspita! Affrontare un passo montano in graziella non è certo impresa da poco.
RispondiEliminaIo da giovinetto in graziella ci facevo le discese asfaltate, finché una volta non mi sono schiantato di brutto.
Capisci perché ora sono così restio a venire a fare gite in bici su strade in pendenza?
Beh, comunque rispetto alla graziella è molto più accessoriata,
RispondiEliminatanto per dirne una ha il cambio con dei rapporti che consentono di pedalare agevolmente su strada e su leggere pendenze, poi facendo qualche modifica alla corona davanti mi hanno detto che sono riusciti a farci anche il Passo dello Stelvio.
Ma dove le facevi le discese asfaltate da giovinetto? Per i cavalcavia della città?
E poi si sa che la graziella era fatta per trasportare la ragazzina in piedi sul portapacchi dietro, mica per andarci da solo in discesa sui ponti ...
Ma si, ma si. Ho visto che è una graziella super accessoriata. E' che i cavalcavia hanno lasciato in me un segno ancora profondo. In me e anche sulle mia ginocchia.
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