lunedì 2 aprile 2012

Civitella di Romagna - Buggiana

Partenza da Civitella di Romagna.



E' fine marzo, ma la temperatura è già decisamente estiva, durante la giornata si raggiungeranno i 28°.
Si esce dal paese in direzione Galeata ma subito si lascia la via principale per imboccare una stradina asfaltata sulla sinistra, che sale dolcemente lungo il versante destro della vallata.
 

Insomma, dolcemente per qualche chilometro, poi inizia a salire ben più decisamente

fino ad arrivare a "Buggiana", accolti festosamente da un duplice filare di cipr... ehm, no, di ciliegi in fiore



Buggiana (640mt. slm.) è una ridente località posizionata in fondo alla vallata del torrente "Suasia", e consta nell'ordine di: un cimitero, una chiesa, una casa diroccata e un'altra ancora agibile.


Vedete quella macchia bianca sul portone d'ingresso della chiesa?
Ecco, ve lo riporto qui di sotto ingrandito per dovere di cronaca.
Non si sa mai che l'interessato lo legga.


Qui finisce l'asfalto, ed inizia un sentiero sterrato, il B21, che si incunea salendo in mezzo agli alberi fioriti, passando dapprima dalla località di "Strada Buggiana" (703mt. slm.)  ... evitate di percorrerlo quando ha piovuto ed è bagnato ...


poi dalla località "Casetto" (747mt. slm.)


e, proseguendo sotto il versante del "Monte della Sega", dopo aver passato anche la località "Trebbio" si arriva ad un crocevia, dove giriamo a destra imboccando il sentiero CAI 201 in direzione Galeata-Civitella.


Si superano poi le località di "Maestà" (767mt. slm.) ed i ruderi di "Campo Gelato" (790mt. slm.) da dove finalmente inizia una serie di divertenti saliscendi che seguono la vecchia strada medioevale che ritorna verso Civitella-Galeata.













poi, ad un certo punto si passa sotto ai ruderi della "Torre di Poggio Galmino" (657mt. slm)

e subito dopo "Cà Mazzera" (643mt. slm)


poi, a "Teluzzo" (598mt. slm), si gira a destra, stando poi attenti dopo poco ad imboccare un sentiero che scende sulla sinistra



finchè non si inizia ad intravedere dall'alto il centro abitato di Civitella

e lo si raggiunge passando da una casa di nostra vecchia conoscenza, peccato che oggi A. avesse preferito andare al mare ...


e poi è tutta strada bianca fino a giù in paese


Meritato pranzo rigeneratore alla "Pettola".


3 commenti:

  1. Davvero complimenti per le foto!
    Nonostante quel rudere di macchinetta, sono uscite veramente bene :-D.
    No, sul serio, proprio belle. Certo sembra quasi un servizio fotografico su un escursione di metà-fine maggio, ma d'altronde pare dovremo arrenderci al meteo pazzo di questi ultimi anni.
    Per esempio, se continua a non piovere mi sa che ci si dovrà arrendere anche per le spugnole. Sabato sono andato con morosama sulla ciclabile a fare un giro con la MTB e sembrava di correre la parigi-dakar. Mancava giusto la carovana di tuareg o un accampamento di berberi.
    Bel giro il vostro, comunque. Ribadisco.
    Ma dato che passavate per Galeata, potevate fare una capatina alla Campanara per pranzo, no?

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  2. Catalano avrebbe detto: Meglio fare delle belle foto dove ci sono cose belle da fotografare che farne delle brutte dove non c'è niente di bello.
    Per i Tuareg confermo, se ne erano accodati un paio lungo un tratto di sentiero, poi i cammelli si lamentavano per la troppa polvere che sollevavamo con le bici e hanno preferito cambiare strada e scendere sull'asfalto.
    La Campanara? Beh, in linea d'aria non eravamo lontano, ma quando siamo in giro in bici normalmente preferiamo andare a rifocillarci in posti informali dove non ci fanno troppe storie se arriviamo a tavola in orari strani.
    Ma se vuoi programmiamo un'uscita a breve, anche senza bici eh!

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  3. Ma no, ma no. Portiamola la bici che magari è la volta buona che la fanno a beccafico e nunne parlamme 'cchiù! :-D
    Ti volevo chiamare, sabato, che questo we a cesenatico c'era la manifestazione "Azzurro come il pesce", con gli stand dei vari chef, e nella mia illusione c'era pure la speranza di beccarci un bartolini o un faccani, ma poi alla fine non ci siamo accordati con gli amici e non se n'è fatto nulla. No, sennò ti avrei chiamato eh, giurin giurella.
    Comunque anche la campanara mi era sembrata abbastanza informale, sia come ambiente che come orari. No, te l'ho chiesto perché immaginavo quanto doveva esser fico mangiare li nel giardino con un tempo come quello di sabato. Ci vorrei portare i miei a breve, è un posto che dovrebbe piacer loro parecchio.

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