il giro dell'isola, eseguito in una settimana,
pedalando in senso antiorario lungo la costa,
anche perchè all'interno e ai sui monti ci penseremo un'altra volta.
In realtà tralascieremo la parte cosiddetta del "dito",
e non per contestare gli slogan femministi degli anni '70,
ma solamente perchè era già stato oggetto di pedalate precedenti,
per cui ...
si parteee
Ma andiamo con ordine:
PRIMO GIORNO: arrivo a "Bastia" con il traghetto da Livorno nel primo pomeriggio,
con l'obiettivo di arrivare fino all' "Isola Rossa" prima di sera.
e appena usciti da Bastia la strada inizia subito a salire
fino ad arrivare al "Col de Teghime" a 536 mt. slm, il passo che divide la città di "Bastia" da quella di "Saint Florent"
dove arriviamo dopo una lunga discesa e ci dedichiamo al passatempo principale del popolo corso,
quando non giocano a pétanque ovviamente,
e cioè sorseggiare amabilmente un PASTIS o tracannare avidamente una PIETRA,
intesa come birra, quest'ultima,
il tutto davanti ad un campo di pétanque, of course,
che vuol dire della Corsica per chi non mastica le lingue ...
e poi si riparte, che c'è ancora della salita da fare prima di arrivare ...
ah, per la cronaca questo è l'imbocco del sentiero/strada dissestata che porta fino alla splendida spiaggia della "Saleccia",
noi proseguiamo diritto imperterriti perchè l'abbiamo già visitata in una pedalata precedente,
ma per chi non la conosce, la deviazione, per quanto impegnativa, è d'obbligo.
e questo è il "Désert des Agriates", si chiama deserto ma non aspettatevi le dune di sabbia,
è l'unica grande zona della Corsica senza una strada costiera, dove le baie e i golfi possono essere raggiunti solamente via mare o tramite lunghe strade sterrate, appunto.
ma ecco una salita, che sia forse l'ultima per oggi?
si, ecco là in lontananza il faro dell'Isola Rossa,
arriviamo.
Che dire? Diti, femminismo, pietre, pastis e petanque. Non vi siete fatti mancare niente, of course.
RispondiEliminaPietre, soprattutto Pietre.
RispondiEliminaAmbrate.
Of course.