"Sui monti Rognosi può nascere un fioreee
In me questa sera è nato l'amore per teee ..."ehm, faceva così vero quella canzone di Gianni Morandi?
... che poi, secondo me, quello che gli ha dato il nome a 'sti monti, deve essere stato sicuramente un ciclista ...
ma comunque questo è il primo degli itinerari che vi segnalo, e la bici ve la potete anche portare,
se proprio proprio vi divertite a spingerla, ... c'è a chi piace,
ma poi non dite che non ve l'ho detto eh ...
il solo consiglio che mi viene in mente, è che se la volere fare in bicicletta,
probabilmente è consigliato fare il giro nella direzione inversa a quella descritta di seguito, anche se si insomma ecco, non è che cambi poi molto.
Partenza da Cerreto (633 mt slm.), presso la "Locanda del Viandante"
seguendo il sentiero CAI 2, o se preferite i cartelli "VIA MAREMMANA" in direzione Arezzo.
In realtà il vero nome di questo sentiero sarebbe "VIA ARIMINENSIS", e trattasi di una antica strada romana che collegava Arezzo con Rimini.
Pare da alcuni studi recenti, che gli aretini avessero una convenzione con i bagnini della riviera romagnola, e percorressero perciò in massa questa strada per usufruire della convenzione 1 ombrellone + 2 lettini con giro in pedalò omaggio e serata al minigolf.
Secondo altri storici invece fu fatta costruire per uso militare da tale Marco Livio Salinatore nel 208 A.C. per facilitare i movimenti delle legioni.
Col tempo, secoli dopo la caduta dell'Impero Romano, la strada fu utilizzata per la transumanza delle mandrie dall'Appennino verso la Maremma, da cui il nome moderno di via Maremmana.
dovete sapere che in località "Ponte alla Piera", si fanno i piedi, ma non le scarpe
e questo è il ponte medioevale del paese, sul fiume "Cerfone"
proseguendo lungo il sentiero CAI 10A si giunge in località La Fabbrica alla "Fabbrica della Natura",
un Centro Visita e di Educazione Ambientale della Riserva Naturale dei Monti Rognosi, che costituisce la sua porta di accesso e il punto di riferimento per la conoscenza delle valenze ambientali, storico-culturali e archeologiche dell'intero Parco dei Monti Rognosi e della Valle del Sovara.
dalla Fabbrica proseguiamo seguendo il sentiero denominato "Via della Ferriera" che prosegue sulla sinistra, costeggiando il "Viottolo lungo il Sovara" fino ad incrociare il sentiero CAI 104B,
e questi sono i resti di una specie di anfiteatro all'aperto
e continuando a salire lungo il sentiero, si aggira il "Poggio Anghiarese",
e si sale al "Pianellone di Pier Maggio"
arriviamo in cima al "Monte della Croce" (676 mt slm),
dove proseguendo lungo il crinale che fu anche protagonista della Linea Gotica durante la seconda guerra mondiale, si giunge infine al "Castello di Montauto",
ah, che peccato però, il cancello è chiuso, anche se, volendo,
forse si potrebbe entrare ugualmente dal passaggio pedonale che si trova a sinistra del muro,
ma i numerosi cartelli in stile deposito di Paperon de Paperoni che ci intimano di non entrare hanno la meglio,
sicché, se volete approfondire l'argomento, leggete qua ...
wikipedia: Castello di Montauto (Anghiari)
e inizia la lunga discesa lungo una strada forestale lungo il sentiero CAI 506,
e girando dopo un pò a DX lungo il CAI 10A,
che ad un certo punto costeggia questo grazioso laghetto
e arriva nuovamente nei pressi de "La Fabbrica",
da dove si segue la strada asfaltata per ritornare al punto di partenza;
e comunque il castello di prima lo si intravede guardando lassù sul cucuzzolo del monte
ecco, qua si vede un pò meglio ...
Fine del giro.
QUI TROVATE UNA MAPPA DETTAGLIATA e alcune informazioni utili
Son proprio bei posti e nemmeno tanto distanti. Già dal giro di Donato, che passò da quelle parti, mi misi in testa prima o poi di farci una capatina. Ok, essendo passati tre anni da quella volta si può dire che siamo già ampiamente nel "poi", ma non demordo dall'idea. Ci voglio andare. Magari quando avrò un po' di tempo... in primavera... tipo quando sarò in pensione, eh.
RispondiEliminaMa hai la pensione precox?
RispondiEliminaCmq non ricordo se Donato nel suo viaggio a piedi nel coast to coast passò esattamente da qui, bisogna che mi rilegga il suo libro.
E comunque possiamo tornarci quando vuoi, ci sono ancora tanti sentieri da esplorare ...
Si, a 80 anni sarà tutto un po' precox. Comunque se hai pazienza di aspettare, certo che ci torniamo insieme.
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