In realtà questo è solo un aggiornamento del post del 17 dicembre 2012, per dovere di cronaca.
Il giro si può fare indifferentemente nei due sensi di marcia, allora lo facemmo in senso antiorario, questa volta invece in senso orario.
Il cartello dei "Sentieri perduti" posto all'inizio del giro è sempre quello.
Questo giro, che è un gran classico della MTB, un anello facile facile che si snoda appena sotto Sarsina (FC), ed è uno dei primi giri che si percorrono appena si decide di provare l'ebbrezza di pedalare nella collina Romagnola.
Partiamo dal presupposto che oggi c'è veramente tropo fango per uscire dall'anello della strada principale e buttarsi in discesa in uno dei tanti sentieri della zona, per cui ci aspetta una pedalata tranquilla, una bella salita e una discesa veloce, quasi tutto su strada bianca.
A dire la verità quando si era più giovani e si aveva meno sale in zucca, ci si avventurava con ogni condizione ambientale negli sterrati, con il risultato che ci si ritrovava a spingere una bicicletta, con entrambe le ruote bloccate dal fango ed i "zamparõn" ai piedi, bloccati in una specie di sabbie mobili per sportivi.
Per i non-romagnoli, il Libero Ercolani traduce dal dialetto come segue:
Fe' e' zamparõn "Venirsi a trovare con uno strato di fango appiccicato alle scarpe".
Manca "Careste", eh lo so.
Purtroppo avevano finito il rullino della macchina fotografica, un giorno quando inventeranno il digitale questo problema non ci sarà più.
Però intanto manca la foto della Chiesetta di Careste.
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