- Un caffè?
- Ma si, grazie, ... basso però.
- E' abbastanza basso così?
riprendiamo la pedalata, dirigendoci lungo la strada segnalata come Ciclovia SIBIT, verso "Eraclea Minoia", incuranti dei cartelli che minacciano tratti di bici a mano.
e una volta recuperata la strada asfaltata, ci concediamo una breve deviazione verso la località di Eraclea Minoia
per poi tornare sui nostri pedali e arrivare alla città di "Sciacca":
"Palazzo Tagliavia di San Giacomo"
e il "Cortile Carini"
ammucchiata di lumachine sulla spiaggia in località Case San Marco, subito dopo Sciacca
e la pista ciclabile realizzata sulla vecchia ferrovia abbandonata che collegava Menfi a Porto Palo
è stagione di fichi d'india ...
ed eccoci arrivati a "Porto Palo".
Fine della seconda tappa.
con le immancabili sarde a beccafico
distanza percorsa 69,2 km
con 743 mt. di dislivello in salita
Dai, quasi come la riviera romagnola no?
RispondiEliminaStessi scorci, stesso mare, stessi fichi d'india. Ah già, da noi le sarde non si fanno a beccafico. Ecco, ma giusto quello, perché per il resto...
Eh, come mi piacerebbe andare in Sicilia.
Ah, ci sei cascato eh?
RispondiEliminaIn realtà mica ci sono andato in Sicilia ...
le foto le ho scattate a "Italia in Miniatura", vicino a Rimini, credo.
Ehm, no, le sarde a beccafico no, quelle no.