venerdì 23 maggio 2014

Castel del Rio (BO) - Monte Fune

"Nel periodo storico compreso tra la fondazione dell'Impero Ottomano (1299) e la presa di Costantinopoli (1453) si verificò un regresso nell'arte pittorica turchesca, che perse gran parte dell'importanza rivestita al tempo dei principi selgiuchidi dell'Anatolia, alle cui corti erano convenuti - magnificamente ricompensati - i più grandi maestri miniatori del Turkestan e della Persia: l'arte pittorica applicata ai manoscritti selgiuchidi abbracciava infatti l'illustrazione di opere scientifiche, mediche e geografiche, ma soprattutto storiche".
Eh? Come dite?
Ah, dite che questo non è il blog sulla storia della miniatura applicata alla ornamentazione libresca?
Ops, beh, scusate tanto,
allora ricomincio da capo:

Chi volesse pedalare nei pressi di Castel del Rio (BO) può comodamente parcheggiare nei pressi del centro sportivo che è in paese, di fianco ai campi da tennis.
Se avete bisogno di qualche consiglio sui sentieri nei dintorni, i ragazzi che gestiscono il bar sono molto ben informati e prodighi di consigli.
Dal centro del paese si percorre qualche centinaio di metri lungo la Strada Provinciale 610 in direzione Fiorenzuola


 per poi girare a DX lungo la "Via delle Peschiere"







la salita incrocia la Via Montefune in corrispondenza di questa casa, dove si gira a SX continuando a salire


giunti a questo bivio si prosegue a SX in direzione Montefune


ed ecco l'arrivo a "Montefune" (715 mt. slm)


 con il delizioso borghetto circostante, molto ben curato e rigogliosamente fiorito




 proseguiamo fino alla cima del crinale adiacente continuando a seguire il sentiero CAI 727


e da qui inizia la discesa, la prima parte costruita nella pineta



per poi ritornare nei pressi del Montefune, da dove si scende un poco per la strada principale


fino a girare a DX nei pressi di questo bivio, dove, dopo avere spinto per un pochino, si riprende la discesa
DH



toh, un albero materassato, dev'essere una specie autoctona ...


e arrivo presso la chiesa di "San Miniato" a Castel del Rio, appena fuori dal centro abitato.








Visualizza Castel del Rio - Montefune in una mappa di dimensioni maggiori

2 commenti:

  1. Tuttavia non va dimenticata l'influenza normanna lasciata dalle invasioni medievali nell'arte e, quindi, nella pittura della cultura Occidentale che con l'impero Ottomano confinava. Nonostante vi fossero attriti politici che spesso sfociavano in sanguinose guerre, non si può negare che Oriente ed Occidente avessero anche un florido scambio economico e culturale, influenzandosi a vicenda.
    Uff... che fatica la storia. Beh, mi vado a mangiare due selgiuchidi che me li son meritati.
    Ah, no, 'spetta, 'spetta... mi stavo dimenticando. Visto che siete passati da Castel del Rio, avrete sicuramente visitato i comodi dormitori presenti direttamente sul greto del fiume. Voglio dire, ci sono ancora no?
    Come? Non li avete visti?
    Beh, è che in effetti sono ben integrati nel background naturalistico del luogo. Si, non ci sono soffitti, muri e pavimenti, per cui sembra quasi che la gente alla fine dorma proprio sul greto del fiume, ma in realtà bisogna guardare con gli occhi dell'escursionista. Che sono un po' sguerci, notoriamente. Io ci ho dormito, quindi ci sono, che mica sono scemo che mi metto a dormire di fuori, sui sassi, vicino ad un fiume con tutta la fauna che ci gira d'estate. Eh! Mica son scemo. No?

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  2. In effetti sull'influenza normanna nell'arte non mi ero adeguatamente soffermato, ma provvederò sicuramente.
    Così come deve essere successo per i comodi dormitori sul greto del fiume, me li devo essere sicuramente dormiti, ma d'altra parte c'è cosa migliore da fare per dei dormitori che dormirseli?
    Ehm. Comunque no, non li ho visti.
    Certo che te ... dormire in un letto materassato ogni tanto, no eh?
    Che qua i materassi si trovano anche attorno agli alberi ... per dire.

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