Ed eccoci nella zona dell'alta Val Marecchia.
Oh, vi dico subito che il giro di oggi è stato eseguito esattamente al contrario di come probabilmente dovrebbe essere per avere un senso per farlo in MTB,
e a parte qualche passaggio improvvisato in mezzo al bosco, un pò a mò di tapiri,
per il resto è tutto molto pedalabile.
Partenza dalla località "Mercato", appena sotto a Casteldeci (RN).
Il signor Wikipedia mi suggerisce di dire che è il comune più meridionale dell' Emilia Romagna, nonchè dell'intera Italia settentrionale, ma anche il più occidentale della Provincia di Rimini.
Poi non dite che non ve l'ho detto eh.
Comunque partenza imboccando la strada che parte davanti alla "Giardiniera" e che sale in direzione "Gattara",
dapprima asfaltata, poi strada bianca.
Oh, ma guarda, dev'essere un classico esempio di trullo romagnolo ...
e questo un rarissimo nuraghe romagnolo, con tetto a doppia copertura,
un vezzo ...
poi, arrivati a questo bivio si gira a DX,
non come quello in MTB lì sotto che ha tirato diritto
e da qui inizia la parte improvvisata del giro, che ci porta a spingere la bici praticamente quasi sempre fino ad arrivare in cima al "Monte della Rena" e poi al "Monte Loggio"
breve briefing per decidere secondo la cartina da quale parte i tapiri si sarebbero diretti
ahh, anche un tipico esempio di bi-scala
certo che qua gli alberi fanno un pòcome cavolo gli pare,
si travestono da scalette,
si cammuffano da buchi con il legno intorno e dentro i ciclisti
poi si arrovellano e si attorcinano su se stessi per cercare chissà quale verità
e, a ben guardare, ci indicano sulla propria corteccia anche la direzione verso cui spingere la bici
oh, ecco lo splendido panorama di cui si può godere oggi dalla sommità del "Monte Loggio" (1.179 mt. slm)
e da qui, girando a DX seguiamo il crinale della "Costa delle Piaggie"
fino ad incrociare una strada bianca carrabile, che girando a SX ci porta
fino a "Cà Marcello"
da dove la strada scende fino a diventare asfaltata e, attraversando il centro abitato di "Schigno", arriviamo nei pressi del punto di partenza, dove è d'obbligo visitare il "Parco della Rimembranza", dove la Grande Rosa, nata per celebrare il 50° anno della costituzione italiana, a ricordo dei dispesi di tutte le guerre, vista dal davanti, assomiglia piuttosto ad un carciofo.
ed il vecchio ponte romano ...
che mica solo a Rimini ce l'hanno.
Si, proprio un bel giro al contrario, cerchiamo almeno di ristabilire l'equilibrio a tavola.
Toh.
Due galli in un pollaio.
Di cui uno nero, ma che siamo vicini al Chianti qua?
E ancora la bottarga di Monte Copiolo tu assaggiatto non hai!
RispondiEliminaQuindi ora anche voi sapete che il comune più a sud della nostra provincia non è Cattolica, ma Casteldelci... Certo che siete dei begl'impiccioni, eh! Custodivamo questo segreto gelosamente, ridacchiando degli stranieri che non ne erano a conoscenza e tu lo vai a scrivere su internet. Ora lo verranno a sapere tutti!
E figurati quando verrai a conoscenza che Santa Sofia Marecchia è un isola toscana in un mare riminese...
In effetti per ora mi sono limitato ad abbuffarmi della famosa "Pasta con le Sarde" di Carpegna, ma rimedierò presto.
RispondiEliminaE poi chi vuoi che lo legga in 'sto forum ... siamo quattro gatti, e sapremo mantenere il segretuccio.
Per le isole però no, lì siamo fatti alla vecchia maniera, se non ci si arriva nè a remi, nè a vela o a motore, non la cosideriamo neppure.
Ma che forse il gallo nero sopra è fuggito dall'isola toscana di Santa Sofia Marecchia?
Ah, non lo so. Con che accento faceva chicchirichì?
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