martedì 8 dicembre 2020

Atlante delle isole remote - 25/50 - Oceano Pacifico - "Fangataufa"

 

"Il 24 agosto 1968 è tutto pronto per il grande test: la detonazione della prima bomba all'idrogeno francese; è la più grande che sia mai stata esplosa e ha una forza di 2,6 megaton: da cento a mille volte più potente di una bomba atomica. Un pallone aerostatico si innalza con la bomba di 3 tonnellate fino a 520 metri di altezza. ...

In cielo si alza una nuvola gigantesca con una coda affusolata di vapore acqueo. L'onda d'urto si sposta verso l'esterno, getta la sua ombra circolare sulla laguna, sull'atollo, sul mare e spinge l'oceano contro l'orizzonte con un'onda di maremoto."

  

Fangataufa - (Polinesia francese)


22° 15' S

138° 45' O

Superficie: 5 kmq


Popolazione:
disabitata

 


L'accesso alla laguna si trova nella parte settentrionale dell'atollo, ma per entrarci bisogna accordarsi con l'autorità militare locale, che deve autorizzare lo spostamento del dispositivo anti-intrusione che ne ostruisce il passaggio.

Nell'isola c'è anche un aeroporto, abbandonato, costruito per ospitare velivoli da trasporto di medie dimensioni, e si trova sulla costa NE dell'atollo. 

Il primo europeo registrato ad arrivare a Fangataufa fu un ufficiale della marina inglese nella sua veste di esploratore, tale Frederick William Beechey nel 1826.

L'atollo fu abitato fino al XX secolo, ora no.

 

 

 

E per forza che ora è disabitato, 

vacci te a vivere lì, adesso ... 

ma d'altra parte, avendone la necessità, dove vuoi andare a fare esplodere una bomba, se non in uno splendito atollo formato da una piccola barriera corallina che contiene una laguna con la forma di una vasca da bagno proprio in mezzo all'oceano Pacifico? 

 


E quindi alla luce di questa esplosione che cancellò ogni segno di vita nei dintorni, verrebbe da pensare che l'epicentro di una simile esplosione come Fangataufa avrebbe dovuto essere cancellato per sempre, o almeno rimanere una zona morta.  
 
Eppure dopo aver esaminato l'atollo per oltre 30 anni, lo scienziato Bernard Salvat nell'intento di dare risposta a cosa succede dopo l'annientamento nucleare, afferma che le prime forme di vita, i muschi e le piante sono tornate e che la rinascita dei molluschi è avvenuta sorprendentemente in maniera rapida.
 
Il fenomeno si può spiegare verificando il fatto che già nel 1972 i molluschi avevano cominciato a raggrupparsi lungo le rocce, ricolonizzando le pozze di marea e le parti superiori della barriera corallina. Apparentemente poteva sembrare che le stesse popolazioni di molluschi esistenti prima dello scoppio stessero tornando, ma in realtà erano diversi da prima. 

I molluschi si riproducono inviando le loro larve nell'oceano, dove cavalcano le onde e le correnti fino a migliaia di miglia. La maggior parte di queste larve viene mangiata dai pesci e da altre creature, ma i fortunati finiranno per imbattersi in un'isola o in una barriera corallina. Non appena entrano in contatto, sporgono le dita dei piedi e ... zac, si attaccano.

Ciò significa che i nuovi molluschi di Fangataufa non sono emersi dalle ceneri nucleari, come mini fenici sgusciate, ma sono arrivati ​​attraverso le onde, alla deriva da altre isole e scogliere che potrebbero essere state a migliaia di miglia di distanza. A differenza degli animali di Chernobyl, che sono stati colpiti dalle radiazioni per generazioni, le larve di mollusco erano geneticamente fresche.

Nel 2001, un ecologo di nome Stephen Hubbell, la cui specialità erano le foreste tropicali, ha ipotizzato che il luogo in cui si insedia una specie non sia determinato solo dalle condizioni ambientali, ma suggerendo che ogni specie compie una "passeggiata casuale" per determinare dove vivere, definendo questa ipotesi la "teoria neutra unificata della biodiversità".

Con questo cosa volevo dire? 

...

ah, si ... che come diceva anche quel cantante fricchettone negli anni '60, la risposta non sta solo nel vento o nel destino, o nella forza di una specie, o in un disegno ben preciso della natura, tutto si riduce a qualcosa di più casuale.

E se la rinascita dei molluschi a Fangataufa è stata un miracolo, è stato un miracolo del caso.

Oh.

 


 Pensate che ci ha fatto un fumetto anche Hergé con il suo "Tintin"


questo video è stato realizzato con immagini dell'isola che documentano la vita prima dello scoppio della bomba:


 

 

 

 

 

 

 

 

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