"Lentamente, dal calcare, si formò un'isola, opera indefessa dei coralli: costruttori e costruzione alo stesso temo.
Così ogni atollo è il monumento a una piccola isola che è andata a fondo, un miracolo più grandioso delle piramidi che questi minuscoli, graziosi animali hanno realizzato da soli. //Quando la Beagle lascia la laguna, Darwin scrive: "Sono contento di aver visitato quest'isola: queste formazioni occupano il primo posto tra le cose meravigliose di questo mondo."
Isole Keeling (Australia)
chiamate anche "Isole Cocos meridionali"
12° 10' S
96° 52' E
Superficie: 13,1 kmq
Popolazione: 596 abitanti
Stanchi di isole impervie ed abbandonate ai margini del mondo?
Beh, ma basta dirlo, questo ad esempio è un piccolo arcipelago di corallo, cristallizzatosi nel bel mezzo dell'Oceano Indiano. Può andare?
Si
tratta di una serie di 27 isole a forma di ferro di cavallo, di cui solo 2 abitate,
che sembrano uscite dal catalogo di un'agenzia viaggi, contenenti un variegato caleidoscopio
di colori, trasparenze mozzafiato, lagune popolate da squali elefante e
razze, nonchè bizzeffe di palme da cocco che proteggono dalla luce bianca e accecante del sole.
La capitale è "West Island" (Pulau Panjang), ed è popolata da europei, mentre a "Home Island" (Pulau Selma) vive una comunità indigena malese.
wikipedia: Isole Cocos (Keeling)
Mi immagino l'espressione del capitano scozzese John Clunies Ross, quando nel 1825 durante il viaggio di ritorno dall'Indonesia all'Inghilterra sbarcò nelle isole, e deve avere pensato:
"ma perdinci, che splendore, questo deve assolutamente essere il mio regno!".
E non è che i capitani scozzesi dicono le cose così per dire ...
dopo un paio d'anni dopo vi si trasferì con la sua famiglia e si autoproclamò Re.
Eh? no, mica male dico, uno trova un paradiso di nessuno e taac ... d'altra parte come biasimarlo?
E fu così che sull’isola principale creò il primo insediamento, dove iniziò la piantagione dell'unica vera risorsa del luogo: la palma da cocco.
Naturalmente però, per lavorarci, fece venire degli schiavi dalla vicina Malesia, perchè non è che un Re si mette lì a rompere delle noci di cocco con le sua mani ...
Nel 1836 passò da queste parti un certo Charles Darwin, che rimase affascinato dal procedimento di formazione e dall'evoluzione della barriera corallina, e che pubblicò nel 1842 un saggio in merito.
Curiosamente non pubblicò nulla sulla lavorazione della noce di cocco.
Negli anni le generazioni successive costruirono un vero e proprio impero economico basato sulla
polpa essiccata della noce di cocco e diventarono a tutti gli effetti proprietari delle isole,
quando nel 1886, la Regina Vittoria conferì ufficialmente a loro il possesso del
territorio.
Il dominio dei discendenti di John Clunies Ross durò fino al 1978, quando furono costretti a vendere le "Isole Cocos" all’Australia per 2,5 milioni di sterline, diventarono quindi a tutti gli effetti territorio Australiano, questo dopo una lunga pressione da parte del governo Australiano,
dei sindacati e delle Nazioni Unite, che non vedevano di buon occhio il
regime troppo feudale che era stato instaurato nell'isola.
quindi se siete interessati ad una vacanzina tutta Piña Colada, sole, surf e snorkeling, sicuramente questa potrebbe essere una delle mete da valutare, e qua potete trovare alcune indicazioni utili:
cocos keeling islands
certo che se siete amanti del free climbing dovete avere sbagliato qualcosa,
e comunque questi video rendono più di molte descrizioni, poi fate voi,
a me per esempio piace la montagna ...
Maju Pulu Kita a tutti.
Uh! Mare cristallino, spiagge bianche, clima mite tutto l'anno.
RispondiEliminaBleah!
Ma dico io, ma senza una montagna, anche piccola, che senso ha occupare tutto quello spazio nell'oceano? E i funghi poi, dove crescono? Naaaaaa... lasciamo stare, non mi propongo come prossimo Re di Keeling.
Ma forse ammucchiando molti, ma molti gusci delle noci di cocco, con il tempo, non dico una montagna vera e propria, ma dai, una montagnola forse ci può anche venire ... e d'altra a parte non hanno fatto così anche a Bologna? A costruire la Montagnola dico, avranno usato anche lì le noci di cocco?
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